Da Settembre 2004... |
37697040 Visitatori |
|
|
|
|
|
CAP: 27020 ABITANTI: 1.688 ParonesiMERCATO: giovedì
EVENTI:
- Ottobre 1° dom: Sagra delle Offelle
MONUMENTI:
- Castello (è rimasto solo il luogo in quanto il castello è stato distrutto). I primi riferimenti storici al castello di Parona risalgono all'anno 1381, quando Gian Galeazzo Visconti ordinò che venisse realizzata una solida fortezza, nella quale il feudatario potesse difendersi dagli attacchi nemici. Il castello fu progettato e realizzato senza decorazioni superflue ed ebbe soprattutto la funzione militare di controllare l'incrocio delle due antiche vie diramanti dal nucleo interno verso i vicini centri di Cilavegna, Vigevano e Mortara. La presenza del ponte levatoio e del fossato difensivo è la conferma della funzione militare.
- Chiesa Parrocchiale dedicata a San Pietro Apostolo. Il primo documento che parla della Chiesa di San Pietro risale al 1259, dal quale si evince che il prete Rettore della stessa era un certo Jacobus. Nel 1588, per volere della ricca famiglia De Marchi Tornielli, proprietaria del feudo paronese, al posto della primitiva chiesetta ne venne costruita una più ampia ed adeguata alle esigenze della popolazione. La consacrazione di questa chiesa avvenne nel 1598. Più tardi l'edificio venne ampliato, fu costruito con la facciata verso ponente e con una sola navata; il soffitto aveva un tavolato con buone decorazioni, ed il campanile tre campane; nell'interno, alla sua estremità occidentale, due confessionali di pioppo e due vasi con piedistallo di marmo contenenti l'acqua benedetta. Nel 1802 una forte scossa di terremoto, eccezionale per la nostra zona, provocò il crollo di una parte dell'edificio; gli interventi di restauro alle vecchie strutture si rivelarono insufficienti, tant'è che, nel 1821, si verificò il crollo della copertura, che fortunatamente non causò nessuna vittima. Dopo questo fatto si decise di ricostruire la chiesa. Per finanziare questa impresa colossale, i paronesi decisero di imporsi una tassa: infatti, tutti gli abitanti di età superiore ai sette anni si impegnarono a versare una lira all'anno fino alla completa estinzione del debito verso i costruttori. Non solo, ma contibuirono alla costruzione della Chiesa con un imponente passamano di centinaia di migliaia di mattoni, dalla fornace dove venivano prodotti fino al cantiere di costruzione.
La prima pietra venne posata il 19 luglio 1826 e l'edificio ultimato nel 1832.La prima opera d'arte esposta fu un dipinto della scuola del Lanino, nonché opere di Lorenzo Toma e decorazioni di artisti vigevanesi; vennero costruiti quattro altari dedicati alla Madonna del Rosario, a Sant'Antonio da Padova, al Cristo morto e a San Giorgio martire. Poi si passò alla costruzione delle varie artistiche balaustre e all'installazione dell'organo a canne. La cerimonia di consacrazione della chiesa, dedicata a San Pietro apostolo, avvenne nell'anno 1900, come risulta da una lapide posta sul fondo della chiesa.
- Chiesa di San Siro, la costruzione è in stile barocco e fu innalzata a più riprese tra il XVII e XIX secolo, sui resti di una piccola chiesa preesistente del XII secolo. Certo è il suo definitivo ampliamento, che risale al 1766. Era composta da due cappelle: quella a sinistra conteneva un altare nudo, quella a destra un altare raffigurante la Beata Vergine che presenta il Bambino Gesù a San Siro ed a San Giorgio. Fu sede della confraternita di San Siro fino agli inizi del 1800, quando, in seguito agli effetti negativi della rivoluzione francese, fu costretta a sciogliersi ed i beni ecclesiastici vennero tutti requisiti. Dopo una decina d'anni vennero venduti all'asta ed aggiudicati alla famiglia Pavesi di Parona, che donarono il fabbricato della chiesa di San Siro alla confraternita del SS. Sacramento. Al crollo della chiesa di San Pietro, nel 1821, la confraternita mise a disposizione della comunità la chiesa di San Siro, che sostituì la vecchia Parrocchiale per tutte le funzioni religiose fino al 1832, anno in cui venne ultimata l'attuale chiesa. Negli anni successivi fu usata come lazzaretto dopo lo scoppio di un'epidemia di colera. La chiesa di San Siro continuò ad essere utilizzata fino al 1942, quando si estinse la confraternita del SS. Sacramento. Da allora andò in disuso e cominciò la progressiva decadenza dell'edificio, adibito a magazzino. Recentemente è stato acquistato dal Comune, che intende recuperare la struttura per fini culturali.
LUOGHI:
- Mulino Santo Spirito
- Bosco Acqualunga
PRODOTTI TIPICI: biscotti Offelle |
Ultimo aggiornamento (
sabato, 07 maggio 2005 ) |
|
Internet time (by feuerpfeil) |
|
Saggezza popolare |
L'è duls me l'amé
E' dolce come il miele |
|
|
|