Dalle piene del Po e del Ticino si formò in un tempo ormai lontano, un' ampia valle ai piedi di un paese che sorge proprio alla confluenza dei due fiumi e da questo deriva il suo nome: Cava. I suoi primi abitanti furono i Levi, tribù dei Liguri. Amanti delle armi, vivevano soprattutto di caccia, agricoltura e pesca.Il tempo scorre e all'originario nome di Cava venne aggiunto con un decreto regio il 15 marzo 1863, l'appellativo di Manara in onore dell'eroe che si contraddistinse proprio in uno scontro d'armi che si svolse tra Cava e Mezzana Corti. Tale evento è tuttora commemorato da una lapide bronzea situata nella piazza del paese. La storia narra che il Manara alla testa di un gruppo di Bersaglieri lombardi da lui organizzato, sostenne un'accesa guerriglia contro le forze austriache, superiori per numero e armi, riuscendo ad oltrepassare il Po su un ponte di chiatte che subito fu distrutto e bruciato per tenere lontano i nemici.
Monumenti La Chiesa parrocchiale di Cava, dedicata a Sant'Agostino, sorge sulle rovine dell'antico Oratorio dei martiri Cosma e Damiano e spicca proprio nell'ampia piazza del paese. Si tramanda che durante il passaggio delle spoglie del Santo dirette a Pavia, egli appare a quaranta pellegrini che lo vedono uscire dalla chiesa in abiti pontificali dicendo "Io sono Agostino". Dopo questo fatto, i cavesi lo elessero a loro patrono. Proprio a fianco della chiesa a sinistra della strada provinciale, sorge il palazzo Olevano, residenza dell'omonima famiglia che viene spesso citato come castello. La famiglia Olevano di nobili origini, risale all'anno 1000: il capostipite Uberto che fece costruire il palazzo, ottenne numerosi privilegi da Federico Barbarossa per la sua fedeltà all'Imperatore. All'epoca la residenza era composta dal palazzo nobile col giardino, cortile, scuderie e da un gruppo di fabbricati che serviva come carceri e come abitazioni del Bargello. Cava perse l'appoggio di questa grande famiglia dopo che Uberto IV, venduta ogni proprietà, si allontanò dal paese. Il palazzo nel corso degli anni venne adibito a fabbrica di saponaria e caserma militare.
[Laura Vacchini] [Informazioni gentilmente concesse da www.infolomellina.net] |