Un po' di storia La storia di Pieve del Cairo inizia nei tempi antichi. Sono molti infatti, i ritrovamenti nel luogo che testimoniano la sua esistenza già al tempo dei romani. Agli albori del Cristianesimo, proprio nel luogo dove sorge ora il paese viene costruita una basilica cristiana le cui fondamenta sono state recentemente riscoperte. Accanto alla piccola basilica si innalzava un battistero a base quadrata e con volta bassa (unico in tutta la Lomellina), dove all'epoca veniva celebrato il battesimo per immersione.Solo più tardi il paese e quasi tutta la Lomellina passano per ordine di Carlo Magno, sotto il dominio dei Conti Palatini di Lomello. Nel 1154 Federico Barbarossa, sceso in Italia per rivendicare i suoi diritti sulla penisola, attraversa la Lomellina per assediare Tortona e distrugge il castello di Pieve del Cairo. Risalgono quindi a questo periodo le prime notizie sulla fortezza che viene rasa al suolo nel 1400, nuovamente ricostruita e solo tra il 1600 e il 1700 il castello acquisisce il suo aspetto definitivo. Nel 1451, il paese passa prima ai Beccaria e più tardi, nel 1467 viene ceduto ai nobili Isimbardi di Milano.La cittadina ha il suo momento di gloria nel 1512 quando i suoi abitanti liberano il cardinale Giovanni de' Medici, legato pontificio di Giulio II presso l'esercito della Lega Santa. Catturato dai Francesi nella battaglia di Ravenna contro le truppe papali, viene liberato, ospitato nel castello di Pieve del Cairo e poi scortato oltralpe. Il Cardinale divenuto papa con il nome di Leone X, il 19 settembre 1516 decide di ringraziare il paese concedendo ai pievesi due Giubilei annui, uno per la prima domenica di giugno e l'altro l' 8 settembre, per la festa della natività della Madonna.
I monumenti Nel 1518 una terribile inondazione ha distrutto quasi interamente il paese, fatta eccezione per il castello ed il campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione che viene quindi ricostruita. La chiesa così come la vediamo oggi, è a tre navate senza transetti e possiede una profonda abside. Sono 10 gli altari laterali che a differenza dall'altare maggiore, non sono cinti da balaustre. La sagrestia è caratterizzata da richiami settecenteschi e in essa troviamo una tela in cui è raffigurato Leone X mentre esibisce la bolla del giubileo perpetuo. Il Castello di Pieve del Cairo è uno dei più ampi della provincia di Pavia. A seguito di radicali trasformazioni apportate dai Beccaria e dagli Isimbardi, delle primitive strutture della rocca rimangono soltanto la torre angolare di sud-ovest, una torre mozza a nord-ovest e la torre alta posta ad est. L'ala superstite del fortilizio originario, quella con mattoni a vista, si sviluppa nelle immediate vicinanze della grande torre mentre il restante tratto che la collega a quella angolare di sud-ovest è stato interamente ricostruito nel 1700. L'ingresso conserva ben visibili le tracce di un ponte levatoio e della passerella pedonale. Il lato settentrionale, con le sue due torri, è quello che ha maggiormente conservato i caratteri austeri del fortilizio medievale. Al centro del cortile si trova una fontana barocca che raffigura Nettuno mentre all'interno del castello, a pianterreno non passa inosservato un magnifico salone di stile neoclassico. A Pieve del Cairo inoltre si erge l'Arco trionfale, costruito dal marchese Isimbardi in onore del passaggio di Margherita d'Austria, in viaggio verso la Spagna per sposare il re Filippo III.
Laura Vacchini [Informazioni gentilmente concesse da www.infolomellina.net] |