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Siamo nel 1259 quando Murro Beccaria e il figlio Zanone ottengono il permesso dal monastero di San Salvatore di Pavia per costruire un castello ed altri edifici in un territorio dove la natura si presentava ancora silvatica, deserta et inhabitata. E' così che nasce Zerbolò - Zerbum Latum (grande sterpo). Il paese si costruisce quindi, attorno al castello che posto a difesa della sponda destra del Ticino, venne distrutto in una delle tante guerre di quei tempi. Purtroppo attualmente, della struttura originaria rimangono solo la torre e alcuni tratti dei due lati che, in generale, non presentano aspetti di particolare rilievo.La Chiesa parrocchiale di Zerbolò è dedicata al patrono del paese San Bartolomeo, festeggiato l'ultima domenica di Agosto. Da segnalare all'interno della chiesa una bella statua in gesso raffigurante la Madonna del Rosario, attribuita al noto artista pavese Pasquale Massacra (1810-1849).
Zerbolò, totalmente immerso nel Parco del Ticino, propone aree naturali protette dove è possibile riscoprire il contatto con la natura. Cascina Venara, vecchio cascinale totalmente ristrutturato, è situata proprio sulle sponde del Ticino in una zona ricca dal punto di vista naturalistico, mentre Bosco Negri, area boschiva di proprietà dell'Università di Pavia, è una riserva protetta che desta notevole interesse dal punto di vista scientifico e naturalistico.
Nei dintorni di Zerbolò, rimangono ancora tracce di storia. Nella frazione di Parasacco che fu definitivamente incorporata nel comune di Zerbolò nel 1815, è possibile vedere un castello di piccole dimensioni ma dall'architettura molto bella e armoniosa. Mentre a Caselle di Zerbolò, un cascinale conserva ancora resti di un castello costruito in epoca medievale.
Laura Vacchini [informazioni gentilmente concesse da www.infolomellina.net] |
Ultimo aggiornamento (
sabato, 02 aprile 2005 ) |