Cenni di storia... Dorno è un'antica località della Lomellina che in epoca romana fungeva da luogo di sosta per il cambio dei cavalli delle legioni dirette in Gallia. Numerose ipotesi sono state fatte sull'origine del toponimo Dorno. Una delle più plausibili riconducono la nascita del suo nome al termine gallico Durnae che significa "luogo costruito su un corso d'acqua". Dorno infatti, è situata su un terreno alluvionale, in cui scorre il torrente Terdoppio che attraversa tutto il territorio del Comune e proprio questa sua posizione in prossimità ad un corso d'acqua, potrebbe aver ispirato i suoi primi abitanti.Nel XII secolo il paese è teatro di guerra tra Milano e Pavia. Dorno viene messo a dura prova e saccheggiato insieme a Lomello, Garlasco e Valeggio. Come conseguenza poi, alle numerose scorribande delle compagnie di ventura, il paese verrà quindi fortificato. Nel 1428 Filippo Maria Visconti consegna il feudo di Dorno a Raffaele e Teramo degli Adorni. Ma nel 1449, estintasi la famiglia degli Adorni, Francesco Sforza cede il feudo ad Antonio Crivelli capitano dell'esercito milanese, in cambio della fortezza di Pizzighettone. Nel 1497 Dorno ha l'onore di ricevere l'imperatore Massimiliano I mentre è in viaggio verso Como per raggiungere la Germania e proprio in questa occasione, con un atto firmato l'8 dicembre a Gropello, l'imperatore conferisce ad Alfonso del Carretto il marchesato di Dorno e di Vigevano.
Monumenti a Dorno In paese, nella piazza di San Rocco sorge l'omonima chiesa risalente al 1560 mentre, adiacente al cimitero, si trova il settecentesco santuario della Madonna del Boschetto. Costruita sulle fondamenta di una antica fortificazione, la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore invece, è situata a pochi metri dalla piazza centrale. L'attuale costruzione venne iniziata nel 1848 sui resti di una chiesa precedentemente abbattuta ed è stata ultimata attorno al 1880. Al suo interno oltre ad alcuni affreschi del pittore Garberini di Vigevano, spiccano una tela Mater amabilis del Fontazza e un affresco di Mazzucchi, raffigurante Cristo Re e che copre una pregevole pittura del Bialetti.
Laura Vacchini [informazioni gentilmente concesse da www.infolomellina.net] |