Dal Comunicato Stampa del 1° marzo 2006:
La Congestion charge è uno strumento efficace per la gestione della mobilità urbana in tutta l'area metropolitana. Legambiente: Milano come Londra per uscire dall'ingorgo del traffico.
Presentato, il 1° marzo 2006, il dossier di Ambiente Italia sull'introduzione del road pricing a Milano.
Entrate per oltre 240 milioni di euro all'anno da investire in linee urbane ed extraurbane invertendo l'attuale marginalizzazione del mezzo pubblico: è questo l'effetto più rilevante che avrebbe l'introduzione della Congestion charge a Milano. Ed è questo l'obiettivo per cui Legambiente è convinta che introdurre il ticket d'ingresso in città sarebbe una soluzione che consentirebbe importanti riduzioni del traffico e un eccezionale sviluppo dell'offerta di trasporto pubblico e quindi di accesso a tutti al centro città.
A supporto di questa tesi è stato presentato, nella sede regionale dell'associazione in via Vida, il dossier Road Pricing: uno strumento di gestione del traffico urbano a cura di Mario Zambrini, direttore dell'Istituto di Ricerche Ambiente Italia, sulle applicazioni della Congestion charge.
Un dato su tutti: il gettito della Congestion charge per le casse comunali equivarrebbe grosso modo ai ricavi annuali dell'ATM (284 milioni nel 2004) e al triplo degli investimenti (90 milioni sempre nel 2004) per il rinnovo del materiale rotabile. Un importo che permetterebbe forti investimenti sul trasporto pubblico e sulle forme di mobilità alternative (piste ciclabili, car sharing, car pooling, veicoli a impatto sero, servizi) su tutta l'area metropolitana, non solo a Milano. Molte zone extraurbane hanno infatti le stesse esigenze e problemi della città, se non maggiori: migliorare l'accessibilità al trasporto pubblico e ridurre la congestione delle auto applicando alle tre fasce urbane tariffe progressive di 1 euro per l'area metropolitana, di 2 euro per la circonvallazione e di 3 euro per la cerchia dei bastioni. Questa la proposta che sostiene Legambiente, calcolando che se si vuole arrivare con la propria auto in pieno centro occorre sborsare 6 euro per finanziare autobus e piste ciclabili.
Oggi rilanciamo una proposta che già ha conquistato lo scontro elettorale a Milano - spiega Andrea Poggio, presidente Legambiente Lombardia -. Ma vogliamo andare oltre, coinvolgendo nel dibattito fin d'ora le forze sociali e la cittadinanza sulle modalità operative di una Congestion charge di area metropolitana milanese e soprattutto discutendo della destinazione delle risorse economiche. Perché deve essere chiaro il messaggio sociale di una scelta di questo genere: non si tratta dell'ennesima gabella, ma di una vera e propria tassa di scopo, soldi che rientreranno nelle tasche dei cittadini grazie a una diretta ricaduta positiva sul servizio di trasporto pubblico.
A questo scopo Legambiente propone un incontro pubblico il 21 Marzo a Milano con associazioni, istituzioni, mondo politico e cittadini.
La Congestion charge presenta indubbi punti di forza – sottolinea Mario Zambrini, direttore di Ambiente Italia – l'attivazione in tempi ragionevoli e il costo relativamente basso a fronte di effetti immediati di riduzione del traffico privato e di una significativa fonte di entrate per l'amministrazione cittadina da spendere in servizi di trasporto pubblico.
Lo studio di Ambiente Italia pone l'accento sull'applicazione, le strategie e le tecnologie possibili della Congestion charge nella città di Milano mettendo a confronto le diverse esperienze europee e, soprattutto, analizzando l'esempio di Londra che ha introdotto il road pricing nel febbraio del 2003: alla fine del 2004 i risultati di questa regolamentazione parlavano da soli: riduzione del traffico del 30%, aumento del 40% degli spostamenti con l'autobus e del 29 % di quelli in bicicletta. L'iniziale diffidenza dei cittadini si è velocemente trasformata in consenso, sia a Londra che a Trondheim, dove all'inizio il 72% dell'opinione pubblica si dichiarava contrario al ticket, percentuale che dopo soli due mesi era scesa al 48% e quindi al 36%.
Nel sondaggio IPR per Legambiente sul pedaggio urbano, realizzato nel novembre 2005 in occasione della presentazione del rapporto Ecosistema Urbano, il 55% dei cittadini milanesi ha dichiarato di condividere l'iniziativa del ticket d'ingresso.
L'introduzione della Congestion charge a Milano – applicando una tariffazione progressiva su tre fasce concentriche – significherebbe una riduzione media del traffico veicolare passeggeri del 10% e un miglioramento dell'ambiente urbano togliendo dalle strade 600mila veicoli, il 15% dei mezzi che giornalmente transitano. |