Il primo allestimento della Mostra Leonardo nel territorio: i luoghi, gli studi, le macchine, voluto ed organizzato dall’Associazione Culturale La Città Ideale - The Ideal Town insieme all’Associazione Irrigazione Est Sesia, fu nel 2002: quando se ne allestì una Mostra Temporanea.

La scelta dei locali che accolsero la Mostra – il  Mulino di Mora Bassa, a quell’epoca appena ristrutturato – e l’enorme riscontro da parte del pubblico furono tali da decidere di rendere permanente l’allestimento dei modellini delle macchine di Leonardo.
Ad oggi, ad alcuni anni di distanza, i successi di chi lavora per la Mostra e la Roggia Mora Bassa sono in continua crescita, ed il bilancio dell’esperienza continua ad essere più che positivo e soddisfacente.
I visitatori, che si distinguono per età e formazione culturale, sono numerosi e mostrano sempre interesse per la Mostra, il Mulino ed i suoi paesaggi. Al riguardo, è bene ricordare che la comunicazione e la fruizione da parte del pubblico, di quanto organizzato ed allestito dall’Associazione Culturale La Città Ideale - The Ideal Town insieme all’Associazione Irrigazione Est Sesia, risulta efficace per una almeno due di aspetti:

• la sua collocazione. Il Mulino di Mora Bassa, è luogo di epoca contemporanea alla presenza di Leonardo in Lomellina (e probabilmente, egli stesso lo conosceva ed ebbe modo di frequentarlo);
• il materiale esposto. Si tratta sia di numerosi modellini in legno e perfettamente funzionanti, che prendono ispirazione dai progetti che Leonardo ci ha lasciato in eredità attraverso i suoi Codici, sia la ricostruizione, nell’area esterna al Mulino, dei sistemi di canalizzazione e regimentazione delle acque, realizzati secondo gli studi in ingegneria idraulica da lui svolti.

Pertanto, per chi giunge in questo luogo, è come fare un salto nel passato, pur restando davvero a due passi dalla città di Vigevano.
Questo aspetto risulta efficace ed apprezzato soprattutto dagli studenti delle Scuole dell’obbligo. Essi gradiscono moltissimo la Mostra e la sua collocazione, soprattutto grazie alla preparazione dei responsabili ed alle modalità in cui si svolge la visita.
Infatti, la Mostra ed il Mulino non soltanto si guardano, ma si vivono e si sperimentano in prima persona perché, grazie alla costante presenza del personale che conduce nella visita, si mettono in funzione i modellini dei macchinari di Leonardo e si interagisce con le chiuse del piccolo impianto di canali e dighe.
Inoltre, proprio il Mulino è luogo che comunica storia, aneddoti e vicende anche di natura personale… Ad esempio, la tradizione, avvallata anche da prove documentarie, vuole che proprio i locali di questo Mulino ospitassero gli incontri amorosi tra Ludovico il Moro e la fanciulla – Cecilia Gallerani - che proprio Leonardo raffigurò ne La Dama con l’ermellino.
L’esperienza di questa Mostra Permanente rappresenta in pieno il futuro delle realtà museali, che si può sintetizzare con l’espressione pensare, fare, vivere il Museo. Vale a dire che La città ideale – The ideal town e l’Associazione Irrigazione Est Sesia hanno ben compreso l’efficacia di un’esperienza di visita culturale che soddisfi non solo l’intelletto, ma anche sensi quali la vista ed il tatto… Significa che la comunicazione della cultura non avviene più soltanto tramite nozionismi e semplice visione passiva di quanto esposto in un luogo di mostra. Ma si esprime comprendendo ed apprendendo perché si osservano in funzione gli oggetti presentati e si possono provare in prima persona.
Il successo dato da situazioni che comunicano, ma anche fanno vivere la cultura ed il sapere, si riscontra proprio nei visitatori della Mostra e dei luoghi che la circondano. Essi sono giovani e giovanissimi che magari vi tornano in visita coi genitori, dopo esservi stati con la Scuola, ma pure chi, in alcuni casi, non è abituale frequentatore di centri di cultura, quali Mostre, Musei, Teatri e Biblioteche…
Al riguardo, si può pensare che ciò accada perché Leonardo Da Vinci ed il suo operato, in certo qual modo, sono tornati di moda… Pensiamo soltanto al riscontro mediatico che ebbe qualche anno fa l’acquisto all’asta da parte di Bill Gates, per una cifra esorbitante per i più, di alcuni Codici manoscritti leonardeschi!
Ma l’attualità di questo vero e proprio genio dell’Umanità, dei suoi progetti e delle sue realizzazioni sono determinate dal suo intelletto assolutamente poliedrico.
Per tentare di comprenderlo, il quesito non è tanto chi era Leonardo e che cosa ha fatto, quanto piuttosto che cosa non abbia studiato o fatto Leonardo. Egli, più di tutti esprime pienamente il Rinascimento culturale italiano, ma soprattutto esprime la vera essenza dell’Uomo e dell’Umanesimo: geniale, sapiente, curioso, pronto ad allargare sempre più i confini della conoscenza…
Da questo punto di vista, il suo spirito rivolto all’acquisizione del sapere, attraverso studi, progetti, ricerche e sperimentazioni, risulta assai affine alla nostra mentalità, quella dell’epoca della post-rivoluzione industriale. 
Egli, infatti, fu ingegnere che ebbe nella fantasia e nell’ingegno, nel senso più puro del termine, i suoi punti di partenza. Al riguardo, le conoscenze in materia di sfruttamento della meccanica e dell’idraulica per la produzione di energia furono solo un inizio per tentare di raggiungere risultati sino ad allora mai acquisiti. Analogamente, oggi accade che l’informatica e l’elettronica siano discipline che rappresentano solo un punto di partenza per superare se stesse. In tal senso, non è casuale che proprio, nell’era dell’informatica avanzata, Leonardo sia apprezzato più che mai…
Infine, un consiglio ed  un invito a chi giungerà al Mulino della Mora Bassa per vedere in opera i modellini delle macchine di Leonardo e la ricostruzione di canali e dighe su modello di suoi progetti:
provate ad osservare questo luogo, certamente affascinante, come una meta di transizione del proprio intelletto, da cui uscire con uno sguardo rinnovato sulla realtà, in particolare quella di Vigevano e della Lomellina.  Infatti, queste zone della Pianura Padana comunicano, attraverso le tante sue realizzazioni ivi presenti, la vera essenza del genio di Leonardo.
Dunque, Leonardo non vive semplicemente negli allestimenti presenti presso il Mulino della Mora Bassa, ma soprattutto nei tanti paesaggi che lo circondano. Il Mulino, con quanto in esso custodito, vuole esserne una sintesi esplicativa comprensibile a tutti, una chiave di lettura per capire quanto di Lui, del suo ingegno operoso sia possibile vedere nel nostro quotidiano, in particolare quando si attraversa il Vigevanese e la Lomellina.    
 

[Marta Letizia Milani]