Progetto preliminare sulla Broni-Pavia-Mortara: alla gara partecipano le Spa europee Autostrada, arrivano gli stranieri Domani chiude il bando per il piano da 969 milioni
L’inizio dei lavori sulla prima tratta è in programma tra quattro anni.
PAVIA. Potrebbe essersi trasformata in una convinta partecipazione di società straniere, in pratica in un assalto di Spa provenienti dall’estero, l’operazione riassunta nel bando di gara che si chiuderà domani relativamente alla futura autostrada Broni-Pavia-Mortara. Il bando, promosso da Infrastrutture Lombarde Spa, riguarda l’individuazione del soggetto promotore dell’autostrada regionale, soggetto che avrà il compito di stendere il progetto preliminare. Nei prossimi giorni dunque si saprà chi si è aggiudicato l’opera più importante della provincia di Pavia. L’intervento si articola in due tratte che dovranno essere realizzate in fasi temporalmente distinte per un importo totale stimato di 969 milioni di euro, Iva inclusa. La prima riguarda il tratto Broni-Gropello, la seconda Gropello-Mortara. Il bando di gara europeo pone altre condizioni: La seconda fase deve essere ultimata entro 15 anni dall’entrata in esercizio della prima. E ancora: Il soggetto selezionato come promotore redigerà e presenterà il progetto preliminare entro 90 giorni dall’avvenuta comunicazione della deliberazione di scelta del promotore. I plichi che contengono le domande di partecipazione alla procedura, corredate dalla documentazione prevista dal bando e comprensive delle relative candidature, dovranno pervenire entro le ore 12 di domani. La prima seduta della commissione giudicatrice si terrà il 21 marzo prossimo alle 10. Dunque l’operazione si inserisce in un clima propizio alle società straniere. E potrebbe ripetere la recente esperienza della costruenda autostrada Mantova-Cremona: in quel caso l’affare se l’è aggiudicato una società spagnola. Va detto però che nel corso del penultimo consiglio la Serravalle aveva manifestato interesse tanto per concorrere al bando di gara, quanto per costituire la società di progetto. Come del resto interessati potrebbero essere anche Gruppo Gavio, Caltagirone e Autostrade per l’Italia. Il percorso che ha portato a quest’ultimo passaggio è stato preceduto da altre tappe: Infrastrutture Lombarde Spa aveva approvato il progetto di fattibilità del gruppo Gavio a integrazione di quello offerto dalla Regione. Stando a quanto si prospetta parrebbero realizzarsi i buoni propositi venuti a galla nel corso del Tavolo territoriale sulle infrastrutture per la mobilità tenuto nel dicembre scorso a Casteggio. In quel caso, dopo aver annunciato l’approvazione dello schema di convenzione tra Regione e Infrastrutture Lombarde Spa si era azzardato un parallelismo: coniugare la realizzazione dell’autostrada Cremona-Mantova, il cui iter aveva preso il via, con la Broni-Pavia-Mortara, che secondo le previsioni dovrebbe vedere l’inizio lavori nel giugno 2010. Ora è in fase di attuazione la procedura di ricerca del promotore dell’autostrada con cui sviluppare il progetto preliminare; verrà poi bandita la gara per la ricerca del concessionario; si passerà quindi al progetto definitivo; all’impatto di valutazione ambientale; al progetto esecutivo e infine, nel gennaio 2009, si concretizzerà il piano attuativo di esproprio delle aree. Al vertice di Casteggio avevano espresso soddisfazione i sindaci e gli industriali, che avevano ricordato come il nostro territorio abbia una carenza cronica di infrastrutture. Affatto contenta invece era Legambiente che aveva prima di tutto evidenziato il problema costi, sostenendo che potrebbero lievitare dagli attuali 810 milioni di euro (ritenendo tale la spesa necessaria per dare corso al progetto ndr) a forse al doppio della cifra. Legambiente aveva proseguito con la richiesta degli studi economici-finanziari e ambientali-paesistici effettuati sui vari tipi di tracciato proposti. La rete della viabilità ordinaria della provincia presenta uno sviluppo di circa 3.200 chilometri, di cui 80 km di tronchi autostradali - aveva spiegato Legambiente - Dalla sessione del Tavolo territoriale di confronto dedicata alla mobilità e alle infrastrutture in provincia di Pavia, tenutosi a Salice Terme l’11 luglio 2002, le prospettive sono cominciate a cambiare. La proposta di nuova viabilità che avrebbe dovuto risolvere i problemi di un migliore collegamento con l’Oltrepo e dell’attuale percorso dell’ex ss n. 35, in pratica è stata abbandonata per portare avanti solo il progetto dell’autostrada. Una volta costituito dalla Provincia il comitato promotore, i Comuni hanno fatto a gara per entrarvi.
[da La Provincia Pavese del 15 marzo 2006] |