La delibera regionale VIII/001789 del 25 gennaio 2006, insieme alla documentazione ad essa allegata, fornisce diversi chiarimenti sulle caratteristiche, i tempi e i costi della proposta autostrada Broni - Mortara. Legambiente, da sempre attenta a tutte le proposte che intendono risolvere i nodi infrastrutturali della nostra Provincia, segue da tempo l'iter di questo progetto. Oggi vogliamo sottolineare come questa delibera, da un lato mette finalmente nero su bianco le intenzioni della Regione Lombardia e del Comitato Promotore, dall'altro si inserisce nel solco della politica dell'annuncio. E' infatti una delibera che, facendo leva sulle evidenti criticità irrisolte del nostro territorio, promuove l'avvio delle grandi opere, la realizzazione delle quali, per la sempre minore disponibilità di risorse e dei lunghi tempi di realizzazione, porta il più delle volte a soluizioni solo virtuali dei ben più reali e complessi problemi del trasporto di merci e persone. Che risposta può infatti rappresentare, per i cittadini che ogni giorno passano ore in coda per attraversare il Po' e per quelli che se li vedono avanzare a passo d'uomo davanti a casa, un'opera la cui realizzazione è prevista in due fasi; la prima tratta, da Broni (interconnessione A21) a Gropello Cairoli (interconnessione A/7) dovrebbe finire nel 2013 e la seconda tratta, da Gropello Cairoli a Mortara addirittura fra tre legislature (oltre l'attuale) nel 2025? E' accettabile che quei cittadini che fanno la coda, debbano aspettare minimo 10 anni per non farla più (forse) e pagare 2,80 euro (a prezzi attuali) per percorrere 30 Km a fronte di 1,80 euro necessari, ad esempio, per percorrere lo stesso tratto sulla A7? Infine, quale consenso reale si è costruito sul progetto, se lo stesso Comitato Promotore è composto da Comuni che hanno depositato una ben precisa serie di distinguo sia rispetto al tracciato che all'opera stessa, e se il fronte degli agricoltori è diviso fra una ostilità aperta e una seria preoccupazione per la sorte della vocazione agricola di tutto un territorio? Per queste ragioni, Legambiente ha scritto a tutti i Sindaci e agli Enti interessati e intende promuovere una serie di iniziative volte ad aprire un confronto serio su come affrontare i nodi lasciati irrisolti dall'attuale progetto, e verificare la reale rispondenza di tale opera ai quotidiani problemi di mobilità in Provincia di Pavia.
[Pavia 24 marzo 2006 - LEGAMBIENTE PROVINCIA DI PAVIA] [per informazioni: Alessandro Confetti Maggioni Angelo] |