In questi anni, si è sentita sempre più , da un numero crescente di persone, la necessità di instaurare un rapporto consapevole e responsabile con l’ambiente in cui si vive. In particolare, si è compreso quanto oggigiorno sia imprescindibile creare

una relazione di rispetto e  coscienza con il proprio Territorio ed il proprio Pianeta, essenzialmente per quanto riguarda:

• la Natura intesa come flora e fauna,
• le Risorse naturali, necessarie al Nostro vivere quotidiano, o meglio alla Vita di tutte le creature esistenti,
• lo Sviluppo ed il Progresso nel coinvolgimento e nella considerazione di tutti.

In quest’ottica di pensiero, comportamento ed azione, allora, s’inserisce il controverso tema dei rifiuti, delle scorie e del loro conseguente smaltimento o eventuale recupero. Vero punto cruciale di tutto consiste nel tentare di stabilire con il proprio ambiente un legame fatto di rispetto, senso civico e responsabilità e, dunque, evitare comportamenti basati sull’aggressione incondizionata e sullo sfruttamento avventato di quanto il Pianeta mette a disposizione dei singoli e delle Comunità. 
Pertanto, le Istituzioni e i vari organi in merito responsabili, di livello internazionale, nazionale e locale, hanno dovuto impegnarsi, tentando di offrire crescenti risposte e soluzioni alle richieste dell’opinione pubblica. 
Dovrebbero, dunque, essere a conoscenza dei più le azioni e le sfide di movimenti ambientalisti come Green Peace o di organizzazioni internazionali come il WWF, le denunce mosse e gli intenti promossi dall’UNCED - United Nations Conference on Environment and Development, che si sono tenuti a Stoccolma nel 1972 e a Rio de Janeiro 1992 -, dal WSSD - World Summit on Sustainable Development che si è svolto a Joannesburg nel 2002 - e dal Protocollo di Kyoto - voluto dalle Nazioni Unite nel 1997 -…
Ed ecco che in questo contesto di dibattito internazionale, cui anche i Media danno risalto, pure gli organi istituzionali nazionali e locali cercano di dare il proprio contributo. Al riguardo, proprio per quelle che dovrebbero essere le aree a Noi più conosciute, vale a dire la Regione Lombardia e, in particolare, i territori della Nostra Provincia, le Istituzioni che ne sono responsabili hanno cercato di dare risposte e soluzioni, in merito all’Ambiente e alla realtà del Territorio. Ad esempio, si può ricordare un’iniziativa che si tiene già da qualche anno: La Giornata del Verde Pulito.
Si tratta di una proposta d’azione che nasce sulla base del budget di spesa stanziato dalla Regione Lombardia (Legge regionale 14/91) e da ciascuna Provincia lombarda. Essa prevede l’adesione di tutti quei Comuni o Unioni di Comuni che vogliano parteciparvi, attraverso la promozione ed attuazione di iniziative di sensibilizzazione ambientale - quali lezioni, corsi, dibattiti, iniziative di animazione - di attività di pulizia, di piantumazione e rimboschimento e sistemazione di aree che hanno subito o subiscono le conseguenze negative del degrado ambientale.

Per parteciparvi essi devono fare domanda alla proprio organo istituzionale di Provincia, presentando un breve  progetto con finalità di recupero ambientale. Sarà, poi, la Regione Lombardia a stabilire i tempi d’azione dei diversi Comuni o Unioni di Comuni che hanno deciso di aderire all’iniziativa.
La Giornata del Verde Pulito è anche sostenuta dall’erogazione di contributi regionali e provinciali che saranno distribuiti, tramite le loro Istituzioni e secondo un piano di ripartizione, a tutti i centri che vi abbiano attivamente partecipato.
Al riguardo un dato interessante è rappresentato dai Comuni della provincia di Pavia che vi hanno preso parte nell’anno 2005 - Pavia, Albuzzano, Bagnaria, Belgioioso, Brallo di Pregola, Campospinoso, Albaredo Arnaboldi, Casei Gerla, Casteggio, Cervesina, Chignolo Po, Codevilla, Fortunago, Lardirago, Lirio, Lungavilla, Mezzanino, Montalto Pavese, Montesegale, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra De’ Giorgi, Pinarolo Po, Pizzale, Retorbido, Rivanazzano, Roncaro, San Cipriano Po, San Genesio, San Zenone al Po, Santa Giuletta, Spessa Po, Torrazza Coste, Trovo, Val di Nizza, ,Varzi, Verrua Po, Voghera -. Ad essi vanno aggiunti anche alcuni di quelli lomellini: Albonese, Breme, Cava Manara, Cigognola, Ceretto Lomellina, Mede, Mortara, Parona, Robbio, Rosasco, Sannazzaro de Burgondi, Sant’Angelo Lomellina, Semiana, Sommo, Valle Lomellina e Vigevano.

Certamente se osservati e considerati in un’ottica d’analisi e valutazione globale, spesso si tratta per lo più di piccoli gesti, ma non per questo inutili o di scarso valore simbolico. Infatti, le azioni di recupero del proprio territorio di competenza  e che circonda ciascuno di questi centri sono importanti perché rivelano il desiderio di stare in ambienti che offrano una qualità di vita migliore per tutti. Così accade che sempre più spesso non solo aderiscano a queste iniziative, anche dal punto di vista della pianificazione organizzativa, molte associazioni ed istituzioni locali, ma anche i singoli cittadini. Pertanto, anche operazioni di pulizia e raccolta dei rifiuti nelle aree verdi pubbliche, quali parchi, giardinetti ed aiuole, e nelle aree demiali, come le sponde dei fiumi, assumono un significato particolare. Rivelano la consapevolezza crescente, da parte di un sempre maggior numero di cittadini, di voler vivere (in) un territorio meglio e più coscienziosamente gestito da parte di tutti, soprattutto quando si tratta della Regione Lombardia, delle sue Provincie, tra cui anche quella di Pavia ed in particolare dell’area della Lomellina, tutte zone troppo spesso e per troppo lungo tempo sfruttate intesamente, senza criterio o con piani d’azione disordinati ed aggressivi, sia da parte dell’industria sia da parte dell’agricoltura.

[Marta Letizia Milani]

[fonti: La Giornata del Verde Pulito in www.provincia.pv.it
su UNCED, WSSD e Protocollo di Kyoto in web.infinito.it   
www.greenpeace.org/italy/
www.wwf.it]