Il viaggiatore che attraversa la Lomellina non può far a meno di notare le macro peculiarità di questo territorio di pianura alluvionale, delimitato da tre importanti corsi d’acqua:
- il Ticino ad est,
- il Po a sud-ovest,
- il Sesia ad ovest.
Mentre a nord, il confine è delimitato da quella che i più definiscono come la linea dei fontanili. Ne deriva che l’acqua ha avuto e continua ad avere un ruolo fondamentale nella morfologia del paesaggio lomellino. Dunque, anche le aree boschive, prative e paludose con la loro flora e la loro fauna sono il risultato della rilevante presenza di risorse idriche. Proviamo, allora, a conoscere che cosa lo sguardo del viaggiatore può incontrare, osservando il paesaggio, nei casi più fortunati, ancora incontaminato, della Lomellina.
Iniziamo dai FONTANILI che abbiamo citato più sopra; si tratta di sorgenti d'acqua dolce, originate da falde freatiche, ossia punti del terreno in cui l’acqua sotterranea riesce ad emergere a causa della porosità di quest’ultimo. I fontanili sono anche detti risorgive e possono avere origine artificiale, cioè scavati dall’opera dell’uomo. Ma il paesaggio fluviale è anche caratterizzato da altre formazioni peculiari, quali ad esempio le LANCHE. Esse trovano origine quando il corso di un fiume subisce un andamento particolarmente sinuoso, formando dei meandri o anse, in cui l’acqua ristagna. Le lanche, a seconda del loro maggiore o minore isolamento rispetto al corso del fiume, si distinguono in meandri divaganti - o instabili - e meandri incassati. Quando a causa del continuo deposito di detriti trasportati dal fiume che scorre le lanche si trovano da questo isolate, sono dette meandri morti, mortizze o laghi meandrici. In alcuni casi, assumono le caratteristiche di vere e proprie paludi.
Vi sono, poi le GOLENE o zone golenali: aree di terreno pianeggiante di sabbia e/o ghiaia che sono comprese tra il letto di magra di un fiume ed i suoi argini maestri -naturali o artificiali che siano-. Esse emergono dal fiume nei periodi in cui questo è in secca, mentre sono sommerse durante le fasi di piena. Sempre di origine idrogelogica sono, poi, i DOSSI FLUVIALI. Sono prominenze, cime o sommità superficiali di terreno. Si presentano convessi verso l’alto e di altezza massima pari ad alcune decine di decimetri rispetto al piano basale della pianura. Di solito assumono una forma ad elisse allungata, con area di superficie molto variabile in relazione alle dimensioni del corso d’acqua che li ha generati. Vale la pena, infine ricordare la presenza piuttosto cospicua di GARZAIE. Esse derivano il loro nome da garza – termine di origine spagnola per indicare l’airone - e sono luoghi di nidificazione collettiva per molte specie di aironi, ma anche per altre varietà di uccelli. Di solito si trovano in terreni alberati o con fitto sottobosco, prossimi a paludi. Con il termine di garzaia si indica anche il complesso dei loro nidi.
Marta Letizia Milani
[fonti: informazioni generali su confini e caratteristiche geografiche della Lomellina in www.parona-lomellina.it, informazioni specifiche sul Ticino, il suo paesaggio ed i dossi fluviali in www.parks.it definizioni di natura enciclopedica dei termini dosso, fontanile, garzaia, golena e lanca in Microsoft® Encarta® 2006. © 1993-2004 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati, www.demauroparavia.it e www.Sapere.it]
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