Il pianeta rifiuti i dati di Vigevano.
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Raccolta differenziata a passo di lumaca Dopo diciotto anni solo il 20 per cento di materiale viene riciclato.
VIGEVANO. Come un bambino che gattona sempre più forte, ma senza mai alzarsi in piede. Dagli anni Ottanta la percentuale di rifiuti riciclati dai vigevanesi è aumentata lentamente e il 20% del 2004 è comunque lontano dalla meta del 35%. Per l’Asm fare di più sarebbe antieconomico. La raccolta differenziata, spiegano i tecnici di Asm Isa, è cominciata nel 1988 con i farmaci scaduti (350 chili nel primo anno) ed è cresciuta fino a prevedere 19 tipologie di prodotti e a totalizzare nel 2005 qualcosa come 6.244 tonnellate e 503 chili. Nello stesso tempo però è aumentata anche la quantità di rifiuti prodotti in un anno da ciascun vigevanese, passata dai 245 chili del 1972 ai 566 dell’anno scorso: più del doppio. In pratica, secondo i dati ufficiali della provincia, nel 2004 Vigevano riciclava il 20 per cento dei rifiuti che produce. Per far aumentare la raccolta differenziata fino almeno al 35%, il limite posto dal vecchio decreto Ronchi, si dovrebbero raccogliere i rifiuti cosiddetti umidi, cioè gli avanzi di cibo. La raccolta differenziata conviene. L’Asm viene pagata per portare ai consorzi per il recupero prodotti come plastica, carta e legno, mentre non paga nulla per gli altri prodotti, ad esempio le batterie. I Comuni pagano per far bruciare i rifiuti nel termoutilizzatore per cui, anche già il semplice ritiro gratuito delle materie prime recuperate che fanno i consorzi comporta un risparmio per i cittadini - spiega Carlo Cocino, responsabile tecnico di Asm Isa - . Ma la raccolta dell’umido andrebbe organizzata porta a porta, il che comporta costi elevati e la collaborazione dei cittadini che sarebbero costretti a tenersi in casa per due o tre giorni rifiuti che adesso buttano nel cassonetto. Già ora la collaborazione dei cittadini latita: Troviamo spesso borse di rifiuti nei cassoni del verde o in altre campane - continua Cocino - . Rendere impure le materie prime in questo modo fa aumentare i costi per il recupero. E poi ci sono i cittadini che abbandonano ancora elettrodomestici e oggetti ingombranti dovunque, benché l’Asm li recuperi gratis: basta chiamare lo 0381.697244.
[CLAUDIO MALVICINI] [fonte: La Provincia Pavese del 20 maggio 2006] |
Ultimo aggiornamento (
martedì, 23 maggio 2006 ) |