ASCOM Dura reazione del presidente.
PAVIA. Il centro commerciale a Borgarello? Un fulmine a ciel sereno, una pessima sorpresa assolutamente inaspettata. Ma dovranno fare i conti con l’Associazione Commercianti della provincia. Quel progetto è un’assurdità, il parto di pochi interessati al business immobiliare. Scatta durissima la reazione del presidente dell’Ascom Aldo Poli. Sinceramente - esordisce Poli, interpellato ieri pomeriggio nei giardini della prefettura durante la festa del 2 giugno, al suo fianco il direttore dell’Ascom Gian Pietro Guatelli - non pensavamo si giungesse a tanto. La pratica Borgarello era stata aperta, lungamente sviscerata, discussa esaurientemente e chiusa, si pensava, per sempre, con buona pace di tutti. Un progetto del genere semplicemente non stava in piedi. E invece ecco che la proposta di realizzare una grande struttura di vendita ricompare incredibilmente all’orizzonte. C’erano stati impegni e promesse, che oggi scopriamo essere da marinaio. Poli insomma minaccia guerra senza quartiere qualora il progetto Borgarello dovesse venire avanti. Posso anticipare sin d’ora - continua il presidente dell’Associazione Commercianti - che non lasceremo nulla di intentato per opporci a questo assurdo progetto, se e quando il caso si presenterà nelle sedi deputate. Se si presenterà la necessità non esiteremo ad adottare tutte le azioni per bloccare il progetto. Ma confidiamo che la cosa rientri in tempo e che non ci sarà bisogno di passare ai fatti. Un progetto - continua Poli - che non ha alcuna giustificazione, che provocheremme solo danni alla popolazione della città e della zona, assolutamente deleterio per Pavia e per il suo equilibrio socioeconomico e che, qualora realizzato, porterebbe benefici unicamente a pochi individui interessati al business immobiliare. Una grande struttura di vendita a Borgarello - prosegue il presidente dell’Ascom - non ha alcuna giustificazione e costituirebbe un’assurdità nell’ambito del piano regionale del commercio e delle altre normative, che sono chiarissime al riguardo e non lasciano spazio ai dubbi. Ciò che è strabiliante, però, è che tutti questi ragionamenti sono già stati svolti, che le ragioni erano e sono lapalissiane mentre ora, all’improvviso, l’idea della grande struttura di vendita a Borgarello si rimaterializza. Devo dire che ci siamo immediatamente ritrovati sulla stessa linea con l’amministrazione comunale di Pavia, che boccia fermamente l’improvvida iniziativa. Ne ho appena parlato con il sindaco Piera Capitelli e con il consigliere regionale Carlo Porcari. Sono mesi che l’Ascom tiene la guardia alzata contro l’offensiva della grande e della media distribuzione in provincia, che non accena a placarsi e apre sempre nuovi fronti. Si è appena chiusa la conferenza dei servizi in Regione con cui Pirellone, Comune e Provincia di Pavia hanno appena dato il via libera al centro commerciale Gs nell’ex-Fiat in via Vigentina. L’Ascom aveva presentato un parere nettamente contrario perchè il nuovo Gs da 8 mila metri quadrati di superficie di vendita, secondo le sue analisi, farà chiudere negozi e provocherà riduzioni di reddito per tante piccole ditte. Ma gli enti territoriali e locali sono stati di parere diverso e hanno autorizzato l’apertura del nuovo centro commerciale. Borgarello è diverso. Qui siamo al di fuori da ogni logica, sostiene l’Associazione Commercianti, il progetto del centro commerciale non trova giustificazioni. Bisogna tenere in vita i negozi, che sono il tessuto connettivo delle collettività locali: non bisogna sguarnire i centri storici e i paesi dalle strutture di vicinato, che sono indispensabili soprattutto per la popolazione anziana, che è la fascia debole da proteggere. E’ anche un problema di garantire la vita a tanti piccoli centri e la sicurezza alle popolazioni locali. Staremo a vedere - conclude Poli - Certo, se vogliono la guerra avranno la guerra...
[s. c.] [Fonte:La Provincia Pavese venerdì 2 e sabato 3 giugno] |