Parasacco è una piccola e pittoresca frazione del Comune di Zerbolò; ivi ancoroggi sopravvive al tempo un antico castellotto che fu costruito durante il Medioevo.
Allora e per tanti secoli del passato ebbe lo scopo di difendere uno dei tanti porti fluviali che esistevano lungo il corso del Ticino. Pertanto, proprio per la sua importanza strategica, questo maniero rurale fu spesso oggetto di contesa tra eserciti nemici. Al riguardo molti sono gli episodi che videro protagonisti il castellotto di Parasacco e le guarnigioni militari che lo presidiavano, ma vi sono eventi, la cui tradizione è giunta sino a noi e che hanno tutte le caratteristiche delle storie di mistero più avvincenti e delle leggende più intriganti. Si narra, infatti, che durante le fasi di conflitto che videro tutto il territorio del Pavese passare sotto diretto controllo dei Milanesi (circa alla metà del XIV secolo), le guarnigioni che avrebbero dovuto difendere questo maniero, per non soccombere completamente di fronte all'esercito attaccante, lo abbiano abbandonato in fretta e furia. A causa di questo evento, le chiacchere di popolo hanno iniziato a sostenere che, durante la fuga, i soldati che avrebbero dovuto difendere il castello di Parasacco avessero abbandonato al suo interno armi, vettovaglie militari e suppellettili di ogni genere, ma anche ricchezze e tesori preziosi. Inoltre, chi nel tempo si è reso portavoce della diffusione di queste dicerie, ha sempre dichiarato che questo mitico tesoro non sia mai stato trovato dagli ospiti e dagli abitanti che si sono susseguiti nei secoli all’interno del fortilizio. A sostegno di questa teoria, vi sarebbero le continue e parziali distruzioni, con successive ricostruzioni, cui volta per volta è stato sottoposto questo edificio. Infatti, per opinione di chi, con spirito indagatore, ha sempre sostenuto la presenza di un tesoro nascosto all’interno del castello di Parasacco, per quale ragione abbattere dei muri sani per poi ricostruirli, o sollevare parzialmente delle solide pavimentazioni, o scavare delle buche nell'area circostante il castello, per poi ricoprirle nuovamente di terriccio, se non perchè si è alla ricerca di qualcosa e, nella fattispecie, proprio delle ricchezze che forse vi è sono state occultate?! Ad oggi, tutte queste ipotesi riguardanti il passato del maniero di Parasacco certamente affascinano, ma molto probabilmente restauri e mutamenti d’aspetto, che volta per volta ne hanno modificato le fattezze sino a presentarcelo secondo le caratteristiche attuali, sono state motivate da esigenze pratiche e di gusto estetico dei vari suoi proprietari che si sono susseguiti nel tempo. Se poi qualcuno di loro abbia trovato tesori sconosciuti durante queste ristrutturazioni o abbia approfittato di queste per andarne alla ricerca, non vi è da stupirsi perché gli edifici molto antichi, soprattutto se protagonisti della Storia nascondono sempre un qualche tesoro, anche se non sempre quantificabile con ricchezze preziose…
La chiesa di Parasacco e la frazione sullo sfondo
[Marta Letizia Milani]
[Il tesoro di Parasacco in AA.VV., LA PROVINCIA DI PAVIA Leggende e storie, della serie in Provincia, Quaderno di documentazione, ottobre 2004, Romagna Grafica di Cusano Milanino per Punto e Virgola srl Vigevano, 2004 immagine castello Parasacco gentilmente concessa da www.infolomellina.net]
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