Allarme da Sannazzaro: troppi impianti in Lomellina - Ottobre 2006
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Un appello di Legambiente provinciale ai sindaci e alle aziende che operano nella trasformazione dei rifiuti. Il responsabile Gianluigi Vecchi spiega: «Vogliamo far capire ai comuni in cui sono in attività discariche, inceneritori, gassificatori che è tempo di dire basta alle aggressioni al territorio che arrivano attraverso l’avvallo delle istituzioni». Legambiente vuole, al contrario, che da provincia super-aggredita, quella di Pavia diventi una provincia in cui si cominci a dare l’esempio con le raccolte differenziate ed il riciclaggio». E allora perché, nella Lomellina in particolare, si insiste con i gassificatori all’Eni di Sannazzaro, alle riserie di Lomello e Valle, alla ditta Cr di Sannazzaro? E con le discariche di Galliavola, con il raddoppio dell’inceneritore di Parona. Nel suo documento indirizzato ai sindaci Legambiente privinciale aggiunge: «In Lomellina non esiste alcuna emergenza-rifiuti. Esistono già oggi più inceneritori e discariche di quanti siano i rifiuti prodotti. Non a aso, con le strutture esistenti si importano rifiuti da altre zone d’Italia, come nel caso delle riserie di Lomello e Valle, che dovranno bruciare solo plastica in arrivo da fuori bacino. Non si tiene conto che nuovi impianti di questo tipo sono inutili, sempre più a rischio per un territorio già saturo ed inutilmente inquinanti». Il business, a quanto pare, concludono gli ambientalisti, «è però al di sopra di ogni logica».
Dalla Provincia Pavese del 12 ottobre 2006 |
Ultimo aggiornamento (
lunedì, 16 ottobre 2006 ) |