Lite tra genitori, partita sospesa. Questo il titolo apparso sulla Provincia Pavese di martedì 7 novembre 2006, in riferimento ad una rissa fra genitori scatenatasi in occasione di una partita giovanile di calcio a Valle Lomellina. Era il campionato giovanissimi provinciali, in cui i giocatori hanno fra i 13 e i 15 anni (età in cui i modelli di riferimento sono importantissimi!) Tutto è iniziato col fallo di un ragazzo del Valle su di uno della Cassolese. I genitori del ragazzo atterrato hanno iniziato ad insultare il ragazzo che aveva commesso il fallo, i cui genitori hanno reagito finché non si è passati addirittura alle mani. L'arbitro, sicuramente stupito di trovarsi ad assistere ad una baraonda sugli spalti per una partita di giovanissimi (non che per le grandi squadre la violenza sia meno sbagliata!) ha dovuto interrompere la partita, anche per opporsi con forza a questo tipo di comportamenti. Il caso rappresenta, infatti, un malcostume raro... ma purtroppo non unico. In un'epoca in cui la violenza, dentro e fuori dalle mura domestiche, la fa da padrona, mi viene da chiedermi che effetto avranno questi esempi sulle nuove generazioni. A bambini e ragazzi mi sento di dire: se i vostri genitori non sono un buon esempio per voi, siatelo voi per loro. La violenza non è il modo giusto per dimostrare la propria forza, né la strada più breve per la vittoria, ma solo una manifestazione di debolezza. La vera forza consiste nel vivere con serenità e nel sorridere il più spesso possibile. Quando qualcosa non va, scherzateci sopra, ma senza cattiveria: fatevi una bella e sonora risata! Anche quando siete giù, cercate di vedere sempre il lato positivo delle cose e di sorridere.
I sorrisi sono contagiosi e fanno bene sia a chi li fa che a chi li riceve.
Al contrario del fumo passivo, i sorrisi, anche quelli altrui, sono sempre un toccasana!!!
Emanuela Angius, 17 novembre 2006 |