Ferrari Gaudenzio (ca 1475-1576) - Cilavegna/Confienza
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pittore, scultore e architetto (Valduggia, Valsesia, ca 1475 - Milano 1546). Le prime opere di quello che viene considerato il massimo pittore piemontese del Cinquecento indicano già una forte vena narrativa. Fondamentale per l'artista fu il viaggio compiuto (dopo il 1505) nell'Italia centrale, durante il quale assimilò influenze del Perugino, di Leonardo, di Bramante e del Bramantino, che trovano compiuta sintesi nel Compianto (Vercelli, Museo Borgogna) e negli affreschi della cappella di S. Margherita in S. Maria delle Grazie a Varallo. Risonanze del gusto nordico si ritrovano nel polittico per S. Gaudenzio a Novara (1514-15), nelle opere di architettura, pittura e scultura (Storie della Redenzione) per il sacro monte di Varallo, per il quale, fin dal 1505 ca, aveva realizzato gruppi in terracotta. Dopo una permanenza di alcuni anni a Vercelli (Salita al Calvario, Museo Borgogna), si trasferì nel 1539 a Milano, dove offrì un'ultima bellissima prova con gli affreschi di S. Maria delle Grazie, di S. Ambrogio, di S. Maria della Pace (ora a Brera) e con la Cena in S. Maria della Passione. MEDIA ASSOCIATI Per saperne di più:www.sapere.it |
Ultimo aggiornamento (
martedì, 16 gennaio 2007 ) |