Legambiente trasmette un appello inviato agli amministratori in vista della conferenza di servizi convocata per il 7 febbraio per esprimere il parere al progetto preliminare dell’autostrada Redavalle-Castello D’Agogna. Nell’appello è contenuta la posizione dell’associazione con il giudizio sul progetto, le considerazioni riguardanti il futuro della nostra provincia e l’auspicio di una conclusione saggia e lungimirante della conferenza stessa. Noi di Terra Di Lomellina ne diamo notizia, consapevoli del grande interesse che la questione autostrada ha suscitato nell’opinione pubblica e dell’insostituibile ruolo di una informazione completa.

Ai Sindaci dei Comuni

interessati dall’autostrada

Al Presidente della

Provincia di Pavia

Alla Presidente

Del Parco del Ticino 

Alla Stampa                                                        Pavia31 gennaio 2007

Oggetto:Conferenza dei Servizi del 7 febbraio 2007 - Progetto preliminare autostrada Broni-Mortara

Egregi Amministratori

                         ancora una volta ci rivolgiamo a Voi e al Vostro senso di responsabilità prima della Conferenza dei Servizi convocata per il parere sul progetto preliminare dell’autostrada il 7 febbraio 2007.

Finalmente il progetto dell’autostrada è uscito da un ambito di dibattito povero e per lo più ristretto ad una piccola cerchia di addetti ai lavori, coinvolgendo soggetti economici, sociali, culturali del territorio, soprattutto i cittadini e, grazie ai media, buona parte dell’opinione pubblica; crediamo che questo grande partecipare sia estremamente positivo e pensiamo che un po’ sia stato merito nostro e del nostro lavoro d’analisi e di documentazione privo di pregiudizi e di opinioni preconcette.

Sono state settimane intense e importanti per il futuro del nostro territorio e oggi con chiarezza all’ordine del giorno non c’è più solo un discutibile progetto di autostrada, ma ci sono idee e progetti, anche molto diversi, di sviluppo del territorio della nostra Provincia.  Le posizioni si stanno delineando con contorni sempre più precisi. Da una parte chi partendo anche dall’autostrada prevede uno sviluppo per il nostro territorio dove 50.000 camion inquinanti, centri commerciali, poli logistici, capannoni e aziende anche insalubri diventano occasione di crescita economica e occupazione. Dall’altra chi, come noi, pensa invece che la vocazione del nostro territorio sia uno sviluppo sostenibile con l’agricoltura di qualità, i prodotti tipici, le bellezze naturali e monumentali, insediamenti produttivi coerenti con il quadro complessivo e la buona qualità dell’abitare e del vivere;  e allora quest’autostrada non serve al territorio, perché non risolve ma aggrava i problemi di viabilità e di inquinamento della nostra Provincia che non neghiamo essere carente sia nelle strade, che nelle ferrovie e nel trasporto pubblico locale. I sostenitori dell’autostrada hanno detto tante cose che a noi sembrano suggestioni prive di realismo.  Come si fa ad affermare che l’autostrada porterà imprese e occupazione? L’esperienza delle autostrade A7 e A21 che già oggi attraversano il nostro territorio, non solo non dimostrano questo ma addirittura non garantiscono che un’impresa importante per la nostra Provincia come lo Zuccherificio al casello autostradale di Casei Gerola non chiuda i battenti.  E come si fa ad asserire che l’interporto di Mortara ha bisogno assolutamente dell’autostrada? Anni fa allora quando è stato pensato si è sbagliato tutto; e se il primo treno all’interporto dovrebbe arrivare all’inizio del 2008 e l’autostrada, anche nei piani più ottimistici dei proponenti, dovrebbe arrivare a Mortara nel 2013, che investimento imprenditoriale è quello che sfasa la sua possibilità di operare a pieno regime di cinque anni?  Noi siamo preoccupati quando persone o enti importanti dicono queste cose; riteniamo gli interporti che spostano le merci dalla gomma al treno iniziative utili e sostenibili (non certo a Bressana ma forse, dopo studi seri, a Voghera, nodo ferroviario strategico per 4 Regioni)  ma  non ci devono essere inganni; Mortara ha un senso se arriva la ferrovia e il potenziamento ferroviario in Lomellina e se da subito si riqualifica la viabilità esistente verso Novara e verso Vigevano; in caso contrario, soprattutto se si dovrà aspettare l’autostrada, allora anche questo progetto sarà solo un insediamento produttivo con rischio altissimo per il successo imprenditoriale.

         Sul progetto preliminare di autostrada su cui a tutti i costi vogliono farVi dire di SI credo che le nostre osservazioni abbiano trovato in Voi precisi riscontri; al di là degli amministratori e dei politici proponenti, l’apparato tecnico/burocratico responsabile dell’opera ha presentato un progetto terribilmente carente dal punto di vista tecnico e lacunoso dal punto di vista del procedimento in quanto ha considerato la ricerca del consenso e della partecipazione dei soggetti portatori di interessi diffusi e dei cittadini,  “fastidiosi” ostacoli alle loro certezze e alla loro azione.  Molti di Voi se ne sono resi conto quando finalmente hanno approfondito i contenuti, hanno smesso di subire le suggestioni e, riprendendo un rapporto diretto con i cittadini, hanno scoperto quanto poco l’autostrada risolvesse i problemi del proprio Comune e del proprio territorio, anzi quanto li aggravasse. 

E con soddisfazione vediamo iniziare un nuovo modo di amministrare, che non va disperso, dove i Sindaci non pensano più solo al proprio “locale”, ma insieme cercano soluzioni di prospettiva validi per lo sviluppo di tutta la nostra Provincia.

         E’ per tutto questo che siamo fiduciosi; questo progetto è “irricevibile e invotabile”,  a nostro avviso presenta dei rischi di legittimità nelle procedure e siamo sicuri che troverete la strada giusta per avere il giusto tempo per aprire una nuova fase, per analizzare in modo più approfondito il problema della viabilità provinciale, per trovare soluzioni adeguate alle esigenze delle nostre zone e aprire il dibattito e una grande partecipazione dei cittadini e degli altri attori economici e sociali per uno sviluppo sostenibile della nostra Provincia, rispettoso della sua vocazione.

Legambiente Provincia di Pavia

Gianluigi Vecchi