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Autostrada Broni Mortara...
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assolutamente inutile e dannosa
  

Da Settembre 2004...
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AUTOSTRADA - Articoli da La Provincia Pavese - 8 Febbraio 2007   PDF  Stampa  E-mail 
dalla Provincia Pavese di oggi 8 febbraio 2007  ( articoli anche su Libero, Avvenire, Giorno, Corriere della Sera e resoconti anche su varie televisioni e radio)
 
di Donatella Zorzetto
Sì all’autostrada, sconfitti gli ecologisti
Via libera della conferenza di servizi, contrari 6 Comuni Concessa la Vas: i tecnici valutano l’impatto ambientale

 PAVIA. Ha prevalso il sì, come molti prevedevano. Mentre sul piazzale davanti alla sede territoriale della Regione a Pavia ieri mattina i comitati cantavano al megafono «L’autostrada è una camera a gas», dentro, ossia nella sala riunioni al piano terra piantonata dalle forze dell’ordine, 24 sindaci più altri 12 rappresentanti di enti e associazioni, decidevano in Conferenza di servizi il destino della stessa autostrada: la Broni-Pavia-Mortara. Tre ore di interventi, per lo più repliche delle precedenti posizioni, e poi il risultato, illustrato davanti al presidente della Provincia Vittorio Poma e ai tecnici di “Infrastrutture Lombarde”: il progetto preliminare della Broni-Pavia-Mortara è stato approvato con 30 voti a favore. In 6 invece hanno detto no.
 Che sia stato il Comune di Pavia a fare da spartiacque, ossia a dividere quelli del sì da quelli del no, passando da una posizione iniziale favorevole ad un ulteriore rinvio della Conferenza di servizi, ad una finale che si è tradotta in un placet al progetto, qualcuno lo pensa. Anche se a conti fatti il parere non favorevole di Pavia non avrebbe cambiato il risultato. Certamente la posizione della giunta Capitelli (che prima di andare in riunione ieri ha concordato la linea da sostenere sul progetto) ha lasciato solo il fronte del no, con il quale sino a poco prima chiedeva più tempo per il dibattito. Così, alla fine, i Comuni di Sommo, Pinarolo Po, Robecco, Cava Manara, San Martino e Alagna sono stati gli unici ad opporsi, sebbene con motivazioni diverse, ad un’autostrada che invece ora ha tutti i requisiti per concretizzarsi con successo.
 Ma è soprattutto contro il sì Barbianello che i comitati anti-autostrada, riuniti dalle 9.30, si sono scagliati. Perchè il cambio di rotta che il sindaco Franco Verdi ha preannunciato e poi confermato in Conferenza di servizi, secondo loro è stato «tardivo e inopportuno». Tra striscioni e urla al megafono, i comitati hanno cercato di farsi sentire, aspettando sotto il cielo grigio della fredda mattinata il verdetto politico. Comitati, ma anche ambientalisti, consiglieri provinciali di Rifondazione e pure qualche consigliere comunale di Pavia, curioso di conoscere l’esito del vertice. A fare da filo conduttore dell’attesa e della contrarietà degli oppositori al progetto, è stata una canzone, tanto critica quanto sboccata, composta per l’occasione, canzone che parlava dell’autostrada, degli effetti sull’ambiente e di cosa i sindaci avrebbero dovuto fare di quel progetto.
 Qualcuno infine, rivolto al sindaco di Barbianello, ha preannunciato una denuncia nei suoi confronti perchè «nonostante il consiglio comunale gli avesse dato mandato per esprimere un no in Conferenza di servizi, il sindaco alla fine ha detto sì».
 Tre ore di discussione e un risultato che ha fatto sorridere Poma e la maggioranza dei sindaci. E che ha aperto la strada ad un proposito annunciato da Antonio Rognoni, di “Infrastrutture Lombarde”. «Nei prossimi nove mesi procederemo con la Vas (Valutazione ambientale strategica), l’esito della quale sarà determinante per la realizzazione della gara», ha assicurato Rognoni. “Infrastrutture Lombarde” ha accolto oltre 50 proposte di ottimizzazione venute dai sindaci. «E’ stato un lavoro di grande aderenza al territorio e agli enti locali», ha insistito Rognoni. Prescrizioni che entreranno a far parte del progetto preliminare approvato ieri dalla Conferenza di servizi.
 L’iter che il progetto dell’autostrada Broni-Pavia-Mortara dovrà seguire nel prossimo futuro prevede, dopo l’approvazione dello stesso da parte della Regione, il conferimento dell’incarico e la predisposizione della Vas; l’approvazione da parte della Regione dello schema di convenzione autostradale attraverso il quale “Infrastrutture Lombarde” indirà la gara internazionale per la ricerca del concessionario al quale verrà affidato lo sviluppo del progetto definitivo e dello studio di impiatto ambientale e, successivamente allo svolgimento di una ulteriore Conferenza di servizi e della Valutazione di impatto ambientale, la realizzazione dell’infrastruttura.
 L’attuale promotore, ossia la società “Sabrom” (Società autostrade Broni-Mortara), che in tale veste ha redatto il preliminare, potrà presentarsi alla gara.
 Il meccanismo è avviato, ma comitati e ambientalisti non demordono. Ora annunciano: «Andremo a controllare personalmente i camion al lavoro sul tracciato dell’autostrada-camera a gas».

E la Regione batte le mani
Abelli: «Ha prevalso la saggezza». Verdi all’attacco

 PAVIA. Volti soddisfatti. Regione e Provincia, che hanno lavorato fianco a fianco sul progetto dell’autostrada, ora battono le mani.
 «Ha prevalso la saggezza e la volontà di fare un’opera utile per la nostra terra», è stato l’immediato commento di Gian Carlo Abelli, assessore regionale alla Famiglia e presidente del Tavolo territoriale di Pavia. «Si comprende che per ragioni localistiche ci siano stati sei Comuni che hanno votato no - ha proseguito Abelli - Tutte le altre realtà, anche quelle extracomunali, hanno dato parere favorevole, perchè è chiaro a tutti che quest’opera è la chiave dello sviluppo e del miglioramento delle condizioni di vita del nostro territorio. Ed è ormai chiaro che qualsiasi infrastruttura ha l’approvazione della regione Lombardia solo se il progetto prevede opere di compensazione ambientale. Quindi è inutile la polemica incentrata su questo tema. Siamo tutti legati alla nostra provincia e a tutti importa che ci siano opportunità di crescita in un’epoca in cui tutto il mondo va avanti a grande velocità. Fa piacere che questa prima tappa così importante sia stata condivisa a così larga maggioranza».
 Positivo è anche il commento dell’assessore regionale alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo. Che sottolinea: «Sono convinto che coniugare ambiente e infrastrutture non solo si può ma si deve. E’ possibile e lo faremo a cominciare da questo caso. Per questo non posso accettare le posizioni ideologiche di chi è aprioristicamente schierato con il no, forse proprio perchè teme che sia possibile dimostrare nei fatti questa compatibilità. Ora prosegue il lavoro, con la gara per il concessionario, la redazione del progetto definitivo e la Valutazione di impatto ambientale: tre elementi fondamentali per poter dire con più consapevolezza il nostro sì all’autostrada».
 Infine il commento del presidente della Provincia Vittorio Poma. «Nei nostri pensieri c’era la volontà di allargare il consenso - ha spiegato - Il risultato di oggi ripaga dell’impegno di Provincia, Regione e “Infrastrutture Lombarde”, e dimostra che il dialogo paga sempre».
 Ma il coro di complimenti viene spezzato da una voce contraria. E’ quella dei consiglieri regionali dei Verdi Carlo Monguzzi e Marcello Saponaro. Che evidenziano: «La Regione risolve i problemi dell’inquinamento approvando nuove autostrade. Il progetto dell’autostrada Broni-Pavia-Mortara è insostenibile: prevede 52 chilometri di asfalto in mezzo alle risaie con prezzi di pedaggio astronomici. Chiederemo al ministero dell’Ambiente che, prima di qualsiasi altro passo, sia condotta una rigorosa Valutazione ambientale strategica». (d. z.)

Pavia si cautela con un ordine del giorno
Approvato all’unanimità, ma è già polemica nel centrosinistra

PAVIA. Prima la richiesta di rinviare la Conferenza di servizi e poi un sì al progetto, ma accompagnato da un ordine del giorno per precisare ciò che andrà fatto nel percorso dal preliminare al definitivo. L’ordine del giorno l’ha presentato ieri Franco Sacchi, assessore all’Urbanistica del Comune di Pavia, ed è stato votato all’unanimità dalla Conferenza di servizi.
 «Abbiamo ribadito la posizione favorevole alla realizzazione del collegamento autostradale transpadano Broni-Pavia-Mortara - spiega Sacchi - Abbiamo evidenziato puntualmente le criticità in ordine al progetto preliminare presentato, nonchè confermato le prescrizioni tese a migliorare il progetto e a mitigarne l’impatto ambientale. Infine volevamo definire un percorso di lavoro comune in vista del progetto definitivo».
 Con l’ordine del giorno approvato ieri si ritiene che «la predisposizione del progetto definitivo debba essere subordinata all’esito positivo della Valutazione ambientale strategica, che stimi la sostenibilità dell’insieme dei progetti alla luce del carico ambientale già presente; all’impegnoche il progetto includa la realizzazione del collegamento con la A26 e di tutte le opere complementari utili al territorio provinciale; al miglioramento di alcune soluzioni progettuali, con particolare riferimento alla riduzione e alla mitigazione degli impatti di alcuni svincoli e di alcuni manufatti, ad una particolare attenzione nei confronti delle aree agricole interessate e alle attività che vi si svolgono, alla piena considerazione di alcuni valori architettonici e ambientali locali».
 L’ordine del giorno richiama poi all’impegno di «individuare, da parte di Regione, Provincia e Comuni, adeguate misure di contenimento e di ordinato sviluppo di nuovi interventi urbanistici», oltre alla «messa a punto delle iniziative necessarie alla definizione di tariffe che agevolino l’utilizzo dell’autostrada da parte delle utenze locali».
 Una posizione quella di Sacchi che ha «sconcertato» alcuni esponenti della maggioranza di centrosinistra. Ieri sera i consiglieri comunali Irene Campari, Walter Minella, Clauda Cappelletti (Indipendenti) e Pasquale Di Tomaso (Rifondazione) hanno denunciato come l’assessore Sacchi (Ds) abbia così «disatteso la precisa posizione presa dal consiglio comunale in merito al progetto».

VINCITORI E VINTI
La delusione dei sei sindaci «I problemi restano aperti»


 PAVIA. Sei no decisi ad un progetto che non convince, nonostante incontri e confronti davanti ai tecnici di “Infrastrutture Lombarde”. Li hanno pronunciati ieri mattina i rappresentanti dei Comuni di Sommo, Pinarolo, Robecco, Cava Manara, S. Martino e Alagna.
 Renato Abbiati, sindaco di S. Martino si è presentato in Conferenza di servizi con una petizione di 500 firme e una delibera di giunta che boccia il progetto, sostenuta dal parere unanime del consiglio comunale. Abbiati ha ribadito una posizione che qualcuno sperava potesse aver cambiato. «Abbiamo votato no all’autostrada - ha detto - perchè il tracciato è invasiva e perchè la proposta precedente era migliore».
 Posizione contraria che esprime anche il sindaco di Pinarolo Po Giuseppe Villani. «Il nostro no deriva dal fatto che non ci sono state condizioni per ottenere un rinvio che sarebbe stato possibile, ma è mancata la volontà dei presenti. Inoltre i temi di fondo sono rimasti irrisolti, mi riferisco alla qualità dell’aria. Si è persa un’occasione seria per la viabilità di questa provincia».
 Pure Cava Manara ha mostrato pollice verso. L’assessore Gian Carlo Mazza ha spiegato: «Avevamo presentato una serie di richieste. C’era la necessità di tenere aperta la Conferenza di servizi per avere risposte sui punti rispetto ai quali il progetto ha maggiore impatto sul territorio, e sulla qualità dell’aria del nostro Comune che risulterebbe circondato dal traffico».
 Nel coro di pareri contrari si inserire un sì motivato dalla concessione della Vas (Valutazione ambientale strategica).
 Milena Bertani, presidente del Parco del Ticino, ha precisato: «La Broni-Pavia-Mortara sarà il primo intervento infrastrutturale previsto nel Parco sottoposto alla procedura di Vas. Sarà quindi la Valutazione ambientale strategica a stabilire la fattibilità di questa opera. Con l’occasione, ai fini di una ulteriore tutela ambientale, è stata ribadita la necessità che la regione Lombardia e la Provincia di Pavia individuino nei propri strumenti di carattere territoriale adeguate misure di contenimento e di ordinato sviluppo di nuovi interventi urbanistici volti ad evitare un’espansione incontrollata di edifici, fabbricati produttivi e commerciali e le opere di viabilità ad essi correlati». (d. z.)


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