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Blocco parziale ma su area vasta del traffico - 25 Febbraio 2007   PDF  Stampa  E-mail 
DOMENICA 25 FEBBRAIO 2007 SI FERMA GRAN PARTE DEL NORD ITALIA; PER LA PRIMA VOLTA LE REGIONI PIEMONTE, LOMBARDIA, VENETO, EMILA ROMAGNA, FRIULI, VALLE D'AOSTA E LE PRVINCIE DI TRENTO E BOLZANO CERCANO DI ATTUARE UN BLOCCO PARZIALE MA SU AREA VASTA DEL TRAFFICO
INVITO DI LEGAMBIENTE A TUTTI I CIRCOLI A FARE PRESSIONE SUI SINDACI DEI PROPRI COMUNI PERCHE'ADERISCANO A QUESTA PRIMA IMPORTANTE INIZIATIVA
 
Dalla Provincia Pavese di oggi 21 febbraio 2007
 
di Donatella Zorzetto
La città si ferma, il Pavese no
Transito vietato a Pavia dalle 10 alle 17. Sì ai mezzi Euro4 e gas Circolazione consentita su statali, provinciali e autostrade

 PAVIA. L’appello della Regione e della Provincia è chiaro: l’invito ad aderire al fermo totale del traffico previsto per domenica prossima è rivolto a tutti gli amministratori locali della provincia. Così Pavia si è inserita in questo quadro: tra le zone critiche di Milano, Como, Varese, Bergamo e nell’agglomerato di Brescia, dove il blocco si applica obbligatoriamente dalle 8 alle 20. La giunta Capitelli ha detto sì con delibera del 9 febbraio. I resto dei Comuni si è diviso, ma per la maggior parte il provvedimento regionale è difficilmente attuabile, soprattutto «perchè rischia di isolare i centri abitati».
 La materia è nuova e i sindaci sono scettici. E’ difficile pensare che un blocco del traffico esteso a tutta l’area della Pianura Padana, qual è quello di domenica, possa abbassare considerevolmente l’inquinamento, quando si potrà circolare liberamente su strade provinciali, statali e autostrade. Questo è il primo dubbio che ha assalito gli amministratori locali. Ma c’è chi ha fatto un passo in avanti, pensando a questo come ad un «blocco simbolico».
 E’ il caso di Pavia, che il fermo del traffico, in attuazione del “Piano d’azione per il contenimento e la prevenzione degli episodi acuti di inquinamento atmosferico” di matrice regionale, ha deciso di attuarlo, anche se limitato alla fascia oraria dalle 10 alle 17.
 «Domenica applicheremo le regole previste per i blocchi temporanei anti-smog che il Comune di Pavia organizza automaticamente in occasione del superamento per cinque giorni consecutivi del valore limite di Pm10 - spiega l’assessore comunale all’Ambiente Pinuccia Balzamo - Abbiamo definito in un’ultima riunione l’organizzazione di alcune iniziative di intrattenimento da attuare in contemporanea. Mi spiace che alcuni paesi non aderiscano al fermo del traffico perchè il valore è simbolico. Si perde un’occasione per ragionare per un’area più vasta. E comunque questi Comuni si dovranno abituare ai blocchi perchè questo è l’agglomerato in cui entrerà in funzione l’obbligatorietà dei provvedimenti anti-smog della Regione».
 Lo stesso pensiero anima Legambiente. Il coordinatore provinciale Luigi Vecchi invita i Comuni a «fare una prova generale prima di un inverno, il prossimo, di emergenze e di blocchi forzati».
 Durante il fermo potranno circolare i veicoli elettrici, ibridi e bimodali, quelli a metano o gpl, gli Euro 4 e i diesel muniti di dispositivo antiparticolato omologato.
 Nel Pavese i Comuni sono divisi: i pochi decisi ad applicare il provvedimento, i molti che non ci pensano nemmeno. Nonostante l’assessore provinciale Ruggero Invernizzi abbia inviato loro una lettera in cui invita ad aderire «per rafforzare l’azione sinergica contro l’inquinamento che caratterizza ormai la maggior parte dei centri urbani della nostra Regione e sensibilizzare l’opinione pubblica».
 Infine c’è chi è preoccupato, ad esempio l’Aci, che sostiene: «Questi blocchi sono inutili e conseguono l’unico risultato di limitare la libera circolazione dei cittadini».

 
Lo scorso anno le polveri oltre il limite un giorno su quattro
Vigevano, ok al primo stop
Il Comune si impegna anche a sostituire i suoi mezzi più vecchi

CLAUDIO MALVICINI
 VIGEVANO. Prevenire è meglio che curare. E’ questo lo spirito con cui il Comune di Vigevano ha approvato il blocco del traffico di domenica. Dalle 9 alle 19 non si potrà circolare nella zona delimitata dalla circonvallazione interna. «Questa iniziativa lancia un allarme e detta la linea - sostiene il sindaco Ambrogio Cotta Ramusino - perché il problema smog si può risolvere solo con l’aiuto di tutti».
 Il problema a Vigevano è sentito visto che nel 2006 la città ducale ha avuto 89 giorni di polveri sottili oltre i limiti, cioè quasi due mesi in più di quanti ne ammette la legge. «Lo stop alle auto imposto dai troppi giorni di sforamento del Pm10 è allo stesso tempo un palliativo e un’emergenza, questo blocco invece ci spinge a correggere i nostri stili di vita - sostiene il sindaco - . Il Comune però deve dare l’esempio, per questo vogliamo sostituire nell’immediato futuro i due o tre mezzi euro 0 e 1 che ancora abbiamo e poi continueremo nei test sugli asfalti e sulle vernici mangia smog». Per ora questo asfalto speciale è stato utilizzato solo nel cortile del municipio. «Nel progetto della palestra che nascerà in viale dei Mille, collegata alla nuova scuola media, si prevede l’installazione dei pannelli fotovoltaici - continua Cotta Ramusino - . Ma al di là dei singoli progetti dobbiamo soprattutto promuovere una cultura della sostenibilità, che è l’unica a poter garantire risultati sul lungo periodo». E qui il sindaco si rivolge alle società che raccolgono i rifiuti: «Ci aiutino a convincere i cittadini a produrne sempre meno, perché così si riducono i costi e i pericoli per la salute. La scuola, le azienda, i Comuni devono collaborare per far cambiare le nostre abitudini». Però servono anche i contributi di Stato e Regione per riuscirci. «Altrimenti, chi è povero e deve cambiare l’auto euro 0 o 1 verrà penalizzato». Il sindaco però tira in ballo anche le banche: «Ormai più nessuno compra o ristruttura casa senza accendere un mutuo. Le banche potrebbe fare sconti sui mutui per chi installa impianti con fonti rinnovabili».
 Durante le dieci ore del blocco sarà garantito un servizio bus potenziato con un biglietto unico valido per l’intero giornata. Per informazioni su quali sono i mezzi che potranno circolare e per avere la lista delle deroghe al divieto contattare il sito internet www.comune.vigevano.pv.it. Oppure si può chiamare il numero verde 800.662288, la polizia locale (0381.71053) o la Line (0382.469293), che gestisce gli autobus urbani.

Voghera e Broni, chiusure parziali Nel resto dell’Oltrepo si circolerà

 VOGHERA. Tutti a piedi, almeno in centro, tranne i figuranti del Carnevale. Domenica, pur non essendo in area critica, Voghera aderisce all’iniziativa trans-regionale di blocco totale del traffico e ferma le auto nel centro storico dalle 8 di mattina alle 8 di sera. Un blocco tutto sommato “soft” considerato che l’area chiusa al traffico è quella della cosiddetta “pera”, delimitata dalla circonvallazione interna. Circolazione libera, quindi, lungo via XX Settembre, via Matteotti, via Don Minzoni e via Gramsci. Il blocco sarà in vigore dalle 8 alle 20 e riguarderà tutti i mezzi diesel e benzina. Unica deroga, quella per i mezzi che traineranno i carri allegorici del carnevale vogherese, in ritardo di una settimana visto che da sempre la città segue il rito ambrosiano. Per il pubblico del carnevale (la manifestazione si svolgerà in piazza Duomo, resteranno comunque a disposizione i posteggi all’interno della caserma (con ingresso in via Kennedy) e in piazza Castello (con ingresso da via XX Settembre).
 Fino al 31 marzo, in ogni caso, resterà in vigore l’ordinanza che vieta nell’area più vasta compresa dalla seconda circonvallazione la circolazione delle auto «Euro zero» a benzina (immatricolate prima del 1993) ed «Euro 1» diesel (immatricolate prima del 1997). Il divieto di circolazione per questi veicoli è validodalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 20 di tutti i giorni feriali (sabato, domenica e festivi in genere esclusi). Il blocco infrasettimanale per i mezzi più inquinanti scatta agli ingressi verso il centro di viale Carlo Emanuele, viale Montebello, via Matteotti, via Papa Giovanni, via Kennedy e via Martiri della libertà.
 Broni bloccherà la circolazione dalle dalle 9 alle 18 lungo il tratto della via Emilia compreso fra piazza Garibaldi e l’incrocio con via Dante, davanti alla chiesa di santa Marta. Per dpmenica pomeriggio, inoltre, il Comune organizza una camminata ecologica: il raduno è in piazza Garibaldi alle 14. Il percorso si snoda da piazza Garibaldi a via Emilia, al monte di San Contardo, a valle Maga fino alle Fonti di Recoaro dove è previsto un punto di ristoro.
 Nessun blocco del traffico, invece, a Stradella, Casteggio e Varzi (s. ro.)

Carbonara in difesa dell’ambiente

 CARBONARA. L’amministrazione comunale ha scritto ieri al presidente della Regione per dare la propria adesione alla domenica senza auto del 25 febbraio. Dopo l’assemblea pubblica che si è tenuta sabato scorso in sala consiliare e tenuto conto del perdurare delle condizioni meteorologiche, non certo favorevoli ad un abbassamento dei livelli di Pm10, Carbonara ha deciso di accogliere l’invito ad una giornata ecologica. Il divieto di circolazione sarà imposto dalle ore 10 alle 17. In queste ore partirà anche la richiesta alla amministrazione provinciale di un contributo finanziario per promuovere iniziative da proporre ai cittadini per offrire loro una giornata di svago sul territorio senza far rimpiangere l’auto che per una giornata resterà ferma in garage. Tra le proposte al vaglio c’è anche l’innalzamento di una mongolfiera, ma anche l’ invito a salire in sella alla bicicletta per passeggiate lungo gli argini, attraverso un percorso che si snoderà fino alla chiesa di Campo Maggiore In questi giorni sarà distribuito ai cittadini materiale informativo non solo sulla giornata del 25 febbraio, ma anche su altre tematiche di carattere ambientale. Insomma,
una occasione speciale per promuovere una azione di sensibilizzazione verso i cittadini. (r.co.)

 
I COMUNI
«Non serve chiudere le famiglie in casa»

 PAVIA. Mentre il Comune di Pavia ha detto sì al blocco di domenica, i dodici paesi confinanti, quelli che compongono l’area critica delineata dalla Regione, restano divisi. C’è chi, pochi, il blocco lo applicherà come atto simbolico e chi invece pensa di snobbarlo.
 Valle Salimbene. «Aderiremo al blocco e stiamo preparando tutto il necessario - spiega il sindaco Roberto Moscheni - C’è un incongruenza, rappresentata dal fatto che il nostro paese è attraversato da tre strade provinciali, strade su cui si può circolare. Ma lo riteniamo un blocco-auto simbolico, un segnale che deve essere dato per combattere l’inquinamento».
 Mezzanino. «Nelle riunioni sul problema smog che abbiamo fatto in Provincia e Comune ci hanno fatto rientrare nell’area critica perchè sostengono che siamo confinanti con Pavia, ma non è vero - sottolinea il sindaco Sergio Ricotti - Siamo attraversati da due strade provinciali: la 617 Broni-Pavia e la 15, che dalla Bronese porta a Verrua Po. Se applico il blocco, il paese risulta tagliato in due. E così chi abita alle frazioni non può venire in centro per far compere o andare a messa».
 Cura Carpignano. Il Comune non risulta aver deciso; il sindaco è in ferie, gli altri amministratori non sono certi sul da farsi; la polizia locale non ha avuto ancora indicazioni sull’eventuale blocco».
 San Martino. Ieri pomeriggio la giunta guidata da Renato Abbiati ha valutato l’ipotesi di chiudere la centrale via Roma al traffico. Dopo alcune titubanze, dettate dal significato comunque importante che assumerebbe la giornata di domenica, l’amministrazione comunale è più vicina alla non adesione. «Non c’è tempo - dice il primo cittadino - per informare bene la cittadinanza».
 Cava Manara. Vale la stessa cosa decisa da S. Martino: niente fermo del traffico. L’argomento è stato portato ieri sera all’attenzione della giunta comunale.
 San Genesio. E’ un no deciso alla domenica di fermo veicolare richiesta dalla regione Lombardia quello che arriva dal sindaco Roberto Mura. «Non mi sento - spiega Mura - di bloccare i cittadini in casa».
 Borgarello. Dal sindaco Antonio Vitolo arriva un altro parere contrario. «In paese la domenica circolano pochissime auto - sottolinea Vitolo - Non credo dunque importante per noi questa giornata di blocco del traffico».
 Lacchiarella. In questo caso si è scelta una chiusura parziale alle auto. E’ la decisione presa dall’amministrazione comunale che vieterà la circolazione alle auto solo nel centro storico e nel tratto di collegamento con Villamaggiore.
 Torre d’Isola. Insieme a Casorate, Sant’Alessio e Binasco ha detto no alla proposta della Regione. Il sindaco Marco Bellaviti, motiva in questo modo la decisione di lasciare circolare liberamente le auto domenica prossima: «Mi sembra una scelta assolutamente illogica fermare il traffico, visto che soprattutto il nostro paese si trova a ridosso di tre grandi direttrici viabilistiche dove le auto possono viaggiare senza problemi. Il traffico a Torre d’Isola è cosa marginale».


Ultimo aggiornamento ( mercoledì, 21 febbraio 2007 )

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