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Più controlli sull’ambiente. Nella nostra zona troppi odori ed emissioni nocive - Dorno 15 giugno 07   PDF  Stampa  E-mail 

Dalla Provincia Pavese del 15 giugno 2007
 
«Più controlli sull’ambiente»
Dorno, Legambiente consegna la petizione a Poma

«Nella nostra zona troppi odori ed emissioni nocive»

 DORNO. «Il presidente della Provincia, Vittorio Poma, si è impegnato a valutare le nostre richieste. Attendiamo, con i tempi dovuti, risposte scritte». Giovanna Cerri, consigliere del Comune di Dorno e rappresentante di Legambiente, insieme a Gaetano Bottacin, ha incontrato il presidente Poma martedì scorso a Pavia. Un appuntamento importante per gli ambientalisti, preoccupati per l’inquinamento della Lomellina e del Pavese. Proprio l’inquinamento è stato oggetto delle richieste consegnate al presidente, insieme ad una raccolta di oltre mille firme.
 La petizione è stata firmata da residenti di Sannazzaro, Dorno, Ferrera, Scaldasole e Pieve Albignola. Cittadini allarmati dagli odori e dalle emissioni gassose di idrocarburi avvertite tra l’ottobre dello scorso anno e i primi mesi del 2007.
 La stessa Cerri e Legambiente chiedono di «effettuare indagini più sistematiche sull’inquinamento atmosferico e di valutare, in modo complessivo, l’impatto ambientale di tutte le grandi strutture e infrastrutture. Si auspica, inoltre, che si valutino i dati di tipo sanitari ed epidemiologico, in particolare nell’area di Sannazzaro, in un arco di tempo esteso e significativo allo scopo di indagarne le possibili correlazioni con le attività dell’area industriale». Attualmente le rilevazioni sono eseguite dagli organi competenti, nel caso specifico della Lomellina dal dipartimento di Pavia dell’Agenzia regionale per l’ambiente. I più recenti dati riportati da tale ente, del tutto rassicuranti, sono però stati contestati da Legambiente secondo cui «tali dati si riferiscono a periodi di osservazione limitati nel tempo, in stagioni differenti ed a luoghi di rilevamento molto vari. Per rendersi conto, ad esempio, delle notevoli variazioni stagionali nella presenza d’inquinanti nell’atmosfera, basta osservare i diagrammi forniti per la Lombardia dall’Arpa nel servizio sperimentale “Qualità dell’aria satellite”, dai quali risulta che tutta la pianura padana è una delle regioni europee, assieme a Rhur, Benelux e alcune aree britanniche, su cui la concentrazione di biossido di azoto è la maggiore e spesso presenta valori massimi». Giovanna Cerri, inoltre, si appella al presidente affinché «sensibilizzi i sindaci dei comuni interessati a chiedere più efficaci controlli, incaricando anche istituti privati; si aumenti il numero degli inquinanti sottoposti a controllo, come il benzene e il Pm 2,5; venga fornita copia dei bollettini delle analisi degli inquinanti atmosferici a partire dal 2006 in poi; siano messi a disposizione su internet i dati dei controlli sull’aria e sull’acqua; siano attivate, in luoghi idonei, centraline biologiche costituite da vegetali sensibili ad alcuni agenti nocivi e, ancora, siano nuovamente realizzate barriere verdi, formate da alberi ad alto fusto che servano da filtro attorno ai poli industriali».
 Il problema della presenza di sostanze nocive non sarebbe limitato solo all’aria, ma potrebbe estendersi anche all’acqua come spiega la stessa Cerri: «sapendo che, dagli anni Ottanta, è in atto una bonifica delle falde acquifere contaminate da idrocarburi e preoccupati per la produzione agricola, chiedo anche un incontro con i tecnici della Provincia e dell’Arpa per essere informati sullo stato attuale della bonifica in atto».
 Trattandosi di problemi delicati e di non immediata risoluzione, difficilmente si potrà avere un riscontro prima di settembre. In gioco ci sono l’attività quotidiana di importanti industrie, la realizzazione di grandi opere e, non in ultimo, la salute dei cittadini.
Michela Avanzini

Ultimo aggiornamento ( mercoledì, 20 giugno 2007 )

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