Rassegna Stampa da La Provincia Pavese 18 luglio 2007
IN CONSIGLIO Interventi e misure urgenti per contenere l'inquinamento
CARBONARA AL TICINO. Il consiglio comunale ha approvato l'altra sera, con sette voti favorevoli e sei astenuti, un ordine del giorno che impegna l'amministrazione comunale a considerare prioritari gli interventi e le misure urgenti a tutela della salute dei cittadini (in particolare delle categorie deboli, bambini e anziani) e dell'ambiente che verranno individuate in accordo con la città di Pavia, i comuni confinanti a Pavia e la provincia di Pavia. Questo anche in considerazione al fatto che anche Carbonara al Ticino sarà uno dei comuni inseriti dalla Regione Lombardia nella Zona A-A1 (agglomerati con situazione critica) nella nuova zonizzazione dell'intero territorio lombardo per la qualità dell'aria. Il documento indica come zona di maggiore criticità via della Stazione interessata da problemi di sicurezza stradale, traffico intenso e alti livelli di inquinamento atmosferico.
Carbonara, la morsa delle auto Tra le otto e le nove, ogni mattina, mille veicoli in via Stazione Sono i pendolari della Lomellina diretti alla tangenziale di Pavia
CARBONARA AL TICINO. Cinque incidenti in un mese, quasi mille veicoli che si riversano tutte le mattine su via della Stazione tra le otto e le nove. E' il pedaggio che paga Carbonara al Ticino da quando Pavia ha inaugurato la tangenziale. Peccato che siano trascorsi dieci anni ormai e che in questo decennio il numero di veicoli che si riversano sulle nostre strade sia decisamente aumentato. A riversarsi su Carbonara sono i pendolari della Lomellina. Devono guadagnare tempo e per evitare di incolonnarsi al rondò di San Martino Siccomario preferiscono prendere la vecchia strada dei Sabbioni e raggiungere l'innesto della tangenziale. Il tragitto è sicuramente più rapido, ma va tutto a discapito della piccola comunità di Carbonara. Ad avere la peggio sono i residenti di via della Stazione, strada che, oltre ad essere priva di marciapiede, presenta anche un pericoloso restringimento. Per loro uscire di casa al mattino è quasi una sfida. Le centraline dell'Arpa hanno anche rilevato che respirano la stessa qualità d'aria di chi abita a Pavia, zona Minerva. Questi dieci anni sono trascorsi da parte del comune chiedendo alla Provincia di non sottovalutare la pericolosità dell'incrocio che collega questa stretta via del paese alla ex statale "dei Cairoli". Ma il grido d'allarme è sempre rimasto inascoltato. Ora si è arrivati al collasso. I cittadini sono esasperati, hanno persino scritto al prefetto vicario, Vincenzo D'Antuono. Il sindaco, Germano Miatton, da mesi sta lavorando con i residenti per trovare una soluzione. «La più rapida e la più fattibile», dice. Anche sabato scorso c'è stata una assemblea pubblica. C'è chi chiede di fare una tangenziale. Ma i tempi sarebbero lunghissimi e i soldi difficili da trovare. Chi addirittura ha proposto di fare pagare un ticket a chi entra a Carbonara. Cosa che farebbe un certo scalpore. «L'ipotesi che al momento ci sembra più perseguibile - spiega il primo cittadino - è quella di chiudere al traffico via della Stazione nelle ore centrali. Stiamo però lavorando anche con la Provincia per arrivare ad un protocollo di intesa che ci veda compartecipi, finanziariamente, a trovare una soluzione per mettere in sicurezza l'incrocio. L'incrocio è pericoloso, ma altrettanto rischiosa è la situazione che si viene a creare ogni giorno in via della Stazione. Il da farsi vogliamo concordarlo con i residenti insieme ai quali mi sono incontrato già diverse volte. Il dialogo è ancora aperto». Con il documento approvato in consiglio comunale, l'amministrazione comunale si è anche impegnata ad avviare una consultazione con i cittadini residenti interessati per trovare soluzioni condivise e praticabili alle criticità. Due le strade che si intendono perseguire: limitare il traffico in via della Stazione specie nelle ore di maggiore passaggio e ottenere la realizzazione della rotonda stradale di competenza della Provincia di Pavia, contribuendo anche finanziariamente. L'ordine del giorno verrà inviato ai presidenti della Regione, della Provincia di Pavia e a tutti i sindaci dell'area critica pavese. Raffaella Costa |