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INIZIATIVA MALARIA e rassegna stampa - 5 febbraio 2008   PDF  Stampa  E-mail 

Comunicato Stampa
Pavia 2 febbraio 2008 

La campagna Mal’Aria per dire che traffico e inquinamento sono diventati impossibili Oggi è arrivato il momento nel cavese e nel siccomario di togliere traffico e inquinamento e non di aggiungerne.

I Comitati dei cittadini, l’Associazione Medici per l’Ambiente e Legambiente organizzano per tutto il mese di febbraio iniziative tese a segnalare che, in particolare, la situazione lungo le grandi arterie del cavese e del siccomario, la ex statale 35 dei Giovi e la statale dei Cairoli, è diventata insostenibile. Da Pavia fino a Bressana, passando per San Martino e Cava Manara, e dal Rondò del Bennet fino a Gropello, passando per Carbonara al Ticino, il traffico, ma soprattutto l’inquinamento, hanno raggiunto livelli che devono destare grande preoccupazione.

La campagna Mal’Aria è cominciata oggi con l’esposizione delle lenzuola “NO allo SMOG” lungo queste grandi arterie stradali.

Continuerà per tutto il mese di febbraio con l’invio dell’Appello ai Sindaci dei Comuni interessati e con un Incontro Pubblico a Cava Manara il 29 febbraio 2008 alle ore 21:00 alla Sala Teatro in Piazza V.Emanuele II,7 sul tema “gli effetti dell’inquinamento sulla salute” a cui sono stati invitati i Medici di Base, gli Amministratori e i Cittadini tutti.

Nel frattempo svilupperemo una indagine sullo stato delle ferrovie (delle stazioni della zona  e del grado di soddisfacimento del servizio da parte dei pendolari) oltre a una continua informazione ai cittadini. Inoltre è nostra intenzione ricercare un dialogo con  le Amministrazioni per valutare progetti concreti di sostegno alla mobilità sostenibile (in bicicletta, con il trasporto pubblico, con la un trasporto feroviario più comodo ed efficiente) e anche soluzioni viabilistiche ragionevoli. E non perderemo l’occasione per chiedere una azione più convinta per abbandonare il progetto della Autostrada Broni-Pavia-Mortara che non solo non risolverà alcun problema di viabilità locale ma anzi lo peggiorerà in quanto incrementerà ulteriormente l’inquinamento portando “da fuori” 40.000 veicoli al giorno sul nostro territorio.

Comitato di Tutela del territorio cavese
Comitato dei cittadini di SanMartino Siccomario
Comitato Bressana- Cascina Bella
Comitato cittadini di Sommo
Greendoc Pinarolo Po
Comitato Agricoltori per la tutela del territorio
Comitato dei cittadini di Lungavilla
Medici Per l’Ambiente –Isde
Legambiente  circolo di Pavia “il barcè”
Legambiente circolo dei Comuni di cintura “Terre d’Acqua”

§§§§§

Lettera aperta
Appello alle istituzioni
2 febbraio 2008

Medici per l’Ambiente
Comitati dei cittadini del Cavese e del Siccomario

Ai Sindaci di

Pavia, San Martino Siccomario, Cava Manara, Travacò, Bressana, Carbonara, Sommo, Villanova, Gropello

Al Presidente della
Provincia di Pavia

APPELLO

La exstatale 35 dei Giovi e laexstatale Cairoli sono diventate impossibili

Oggi è arrivato il momento di togliere traffico e inquinamento e non aggiungerne più

La situazione lungo le arterie stradali della ex statale 35 e della Cairoli non è più una novità e neanche si può definire più una emergenza: è una insostenibile realtà quotidiana. Certo sono strade di notevole traffico, ma a questo si aggiunge la congestione di tutto quanto è stato costruito negli ultimi 30 anni lungo queste arterie. E’ stata una scelta sbagliata che deve essere definitivamente abbandonata e soprattutto non deve essere seguita in altre situazioni provinciali. Chiediamo con forza e convinzione che lungo queste strade non si possa più costruire nulla che aumenti, poco o tanto non importa, il traffico e l’inquinamento conseguente. Crediamo altresì che questa scelta, di imporre una fascia di rispetto a verde in cui non si possa costruire in modo continuo e intensivo lungo le grandi arterie stradali, debba valere in tutte le situazioni della nostra Provincia, impegnata nella realizzazione di importanti strumenti di pianificazione quali il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale ) e il PTVE (Piano del Traffico e della Viabilità Extraurbana). Oggi, vista la situazione di continua criticità per l’inquinamento dell’aria, a nostro avviso, occorre pianificare e programmare per diminuire il traffico e l’inquinamento e non per aggiungerne.

Subito dopo la richiesta di una urbanistica sostenibile, chiediamo di adottare tutte le forme di limitazione dell’abuso dell’auto, specie in momenti di emergenza aria con il PM10 alle stelle e di sostenere e potenziare invece tutte quelle forme che permettono alle persone di muoversi non necessariamente in auto; quindi sviluppo di una rete collegata di piste ciclabili, potenziamento del trasporto pubblico e sostegno prioritario al trasporto su ferrovia con l’impegno delle Istituzioni a rendere le stazioni e il viaggio dei pendolari più comodo e più efficiente.

Infine riconfermando tutta la nostra preoccupazione e contrarietà al progetto di una nuova autostrada Broni-Pavia-Mortara, Vi chiediamo un intervento immediato di riqualificazione sulla viabilità stradale attuale. Anche noi riteniamo necessario riqualificare la viabiltà specie dell’Oltrepò con Pavia, ma è un intervento necessario ora e sulla viabilità esistente, che deve partire necessariamente dalla priorità di snellire il traffico e l’inquinamento di oggi e che non può aspettare i tempi di una autostrada, che comunque porterebbe altre decine di migliaia di veicoli “da fuori” a transitare ogni giorno sul nostro territorio e ad aumentare l’inquinamento.

Nel mese di febbraio saremo impegnati ancora una volta in una campagna contro il traffico e l’inquinamento, in particolare informando i cittadini sugli effetti dell’inquinamento sulla salute, specie delle categorie più deboli, bambini e anziani.

E’ nostra intenzione ricercare un dialogo e un confronto su questi temi con le Amministrazioni locali nella speranza che proprio le Amministrazioni modifichino il loro atteggiamento passato e riconoscano l’estrema importanza del dialogo e della partecipazione delle associazioni e dei comitati dei cittadini presenti sul territorio.

Cordialità

Comitato di Tutela del territorio cavese
Comitato dei cittadini di SanMartino Siccomario
Comitato Bressana- Cascina Bella
Comitato cittadini di Sommo
Greendoc Pinarolo Po
Comitato dei cittadini di Lungavilla
Comitato Agricoltori per la tutela del territorio
Medici Per l’Ambiente –Isde
Legambiente  circolo di Pavia “il barcè”
Legambiente circolo dei Comuni di cintura “Terre d’Acqua”

§§§§§

COMUNICATO STAMPA
2 febbraio 2008

“Consumo di suolo e inquinamento dell’aria mettono a rischio la salute delle persone”

Alla presenza di 120 persone e dei sindaci di Castelletto di Branduzzo, Lungavilla, Verretto e Sommo che hanno risposto all’invito degli organizzatori, si è svolto sabato 2 Febbraio presso la Sala Polivalente di Bressana Bottarone un incontro pubblico su cementificazione, inquinamento dell’aria e correlati danni alla salute umana. Alla serata, organizzata dal Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni contro l’autostrada Broni-Pavia-Mortara, hanno partecipato in qualità di relatori il prof. Piermario Biava, primario di Medicina del Lavoro, specialista in Igiene e Medicina Preventiva e vicepresidente di WWF Italia, e il dott. Paolo Crosignani, direttore dell’Unità di Epidemiologia Ambientale e Registro Tumori presso l’Istituto Nazionale per lo studio e la cura dei Tumori di Milano.

Il problema inquinamento è particolarmente sentito in Provincia di Pavia, alla luce del fatto che i dati dell’ufficio Arpa di Pavia mostrano come, nell’ultimo anno, il Pm10 abbia superato i limiti di legge per circa il 32% dei giorni e che, nel mese di dicembre 2007, Parona, abbia conquistato il non invidiabile primato del comune pavese con i livelli più elevati di polveri sottili.

“L’inquinamento” ha osservato Biava “è una somma di errori urbanistici (come, per esempio, creare il polo fieristico di Milano in un’area già congestionata), consumo di suolo e politica dei trasporti (l’Italia trasporta solo il 10% delle merci su rotaia, a fronte del 60% dei francesi)”. “Inoltre” ha aggiunto Biava “benché sia scientificamente dimostrato il nesso tra cementificazione e aumento della temperatura, accade che in Europa ogni anno 100.000 ettari vengano consumati; e in Italia abbiamo il caso del Molise ha avuto un aumento del 500% in 50 anni. Un suolo cementificato è perso per centinaia di anni e non tornerà mai quello di prima. Ma continuare a costruire significa anche cambiare il clima e aumentare l’inquinamento”.

A questo proposito Giuseppe Camerini, esponente di Italia Nostra e dei Comitati contro la Broni-Pavia-Mortara, ha ricordato come “nel 1950 l’area pianeggiante della Provincia di Pavia constava dell’81% di terreno agricolo e di un suolo urbanizzato solo per il 3,4%. Nel 1998 l’urbanizzato è salito 7,8% , per un totale di 13.085 ettari”.

“Il particolato”, ha spiegato Crosignani, “è prodotto soprattutto dal traffico e arriva nei luoghi polmonari dove si svolgono gli scambi gassosi; lì attivano le cellule delle vie respiratorie, generando infiammazioni che producono una sostituzione del tessuto polmonare, che perde la propria elasticità per divenire tessuto cicatrizzato (studi su bambini che vivono in aree a rischio dimostrano che i loro polmoni si sviluppano meno), e causando malattie cardiovascolari.

“Quanto alla mortalità”, ha continuato Crosignani, “esiste un’accertata relazione tra aumento del Pm10 e aumento della mortalità. A breve termine la mortalità cresce dello 0,6% per ogni aumento di 10 µg/m3, mentre a lungo termine ricerche statunitensi in corso prefigurano una mortalità pari al 6%”.

“L’effetto inquinamento”, ha ricordato Crosignani, “è tale per cui viene continuamente rifornito quello che noi chiamiamo il pool di suscettibili, vale a dire le persone malate, che non finiscono mai. Voglio anche dire con molta chiarezza che non è vero che l’inquinamento è uguale ovunque in pianura padana e che non è vero che interventi antinquinamento realizzati su base locale non hanno alcun impatto nei luoghi dove vengono effettuati. Avere dunque un’autostrada come la Broni-Pavia-Mortara ha effetti perniciosi dal punto di vista della salute umana e opporsi alla sua realizzazione è una posizione oltremodo sensata”.

Coordinamento Comitati ed Associazioni contro la Broni-Pavia-Mortara

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Rassegna stampa
Dalla Provincia Pavese del 05 Febbraio 2008

«Di smog si può anche morire»
L’allarme dell’esperto di tumori all’incontro sulla Broni-Mortara

 BRESSANA. Di smog si può morire. L’allarme arriva dall’incontro su cementificazione del territorio, inquinamento dell’aria e danni alla salute, promosso dal coordinamento dei comitati che si battono contro l’autostrada Broni-Pavia-Mortara, e svoltosi nella sala polifunzionale del municipio di Bressana. E’ stato Paolo Crosignani, direttore dell’unità di Epidemiologia ambientale e del registro tumori delll’Istituto nazionale dei tumori di Milano, a sottolineare che «esiste un’accertata relazione tra aumento del Pm10 e aumento della mortalità». «Sensata», dunque, a suo avviso, l’opposizione all’autostrada regionale.
 «Le polveri più fini prodotte dalla combustione - ha spiegato Crosignani - arrivano in profondità all’interno dei polmoni, dove generano infiammazioni che producono una sostituzione del tessuto polmonare, il quale perde elasticità per cicatrizzarsi e causare malattie cardiovascolari». Il medico ha citato anche studi recenti condotti su bambini residenti in aree a rischio-smog, che dimostrano che i loro polmoni si sviluppano meno rispetto a coetanei inseriti in zone più salubri.
 L’altro relatore della serata, il professor Piermario Biava, primario di Medicina del lavoro, nonchè vicepresidente del Wwf Italia, ha sostenuto che «l’inquinamento è una somma di errori urbanistici, come creare il polo fieristico di Milano in un’area già congestionata, consumo del suolo e politica dei trasporti», con l’Italia che fa viaggiare su rotaia solo il 10% delle merci, contro il 60% della Francia. «Inoltre - ha aggiunto - benchè sia provato scientificamente il nesso tra cementificazione e aumento della temperatura, ogni anno in Europa vengono consumati 100mila ettari». Un dossier di Italia Nostra, a questo proposito, evidenzia che fra il 1950 e il ’98 il suolo urbanizzato in provincia di Pavia è più che raddoppiato, passando dal 3,4% al 7,8%, con un incremento equivalente a 13.085 ettari, «pari a 19mila campi da calcio di serie A».
 Nel frattempo il coordinamento anti-autostrada sta puntando i riflettori anche sul malfunzionamento delle tratte ferroviarie Broni-Bressana e Voghera-Pavia-Milano, nell’ambito della campagna nazionale «Mal’aria», di Legambiente. (r.lo.)

§§§§§

Rassegna stampa
Dalla Provincia Pavese del 3 febbraio 2008

CAVA STANCA DI SMOG
Esposte cinquanta lenzuola per dire un «no» all’inquinamento

 CAVA MANARA. Promuovere una mobilità sostenibile, chiedere l’abbandono del progetto dell’autostrada Broni- Pavia-Mortara. La campagna Mal’Aria è cominciata da alcuni giorni con l’esposizione delle lenzuola “No allo smog” lungo la ex statale 35 dei Giovi e la statale dei Cairoli e Legambiente riporta alla ribalta argomenti che la politica spesso chiude nei cassetti.
 Una cinquantina le lenzuola esposte in tutto il territorio cavese per dire basta a traffico e inquinamento. La campagna continuerà per tutto il mese di febbraio con l’invio di un appello ai sindaci dei comuni interessati (Pavia, San Martino Siccomario, Cava Manara, Travacò, Bressana, Carbonara, Sommo, Villanova, Gropello) e con un incontro pubblico che si terrà a Cava Manara il 29 febbraio, alle ore 21, alla sala teatro sul tema “Gli effetti dell’inquinamento sulla salute”. Invitati i medici di base, gli amministratori e i cittadini. E’ questo, in sintesi, il programma della campagna Mal’Aria promossa dai comitati dei cittadini, dall’associazione Medici per l’ambiente e da Legambiente. Iniziative che dureranno per tutto il mese di febbraio con lo scopo di segnalare che la situazione lungo le grandi arterie del cavese e del siccomario è diventata insostenibile. Da Pavia fino a Bressana, passando per San Martino e Cava Manara, e dal rondò del Bennet fino a Gropello, passando per Carbonara al Ticino, il traffico, ma soprattutto l’inquinamento, hanno raggiunto livelli che devono destare grande preoccupazione. Nel frattempo sarà condotta una indagine sullo stato delle ferrovie (delle stazioni della zona e del grado di soddisfacimento del servizio da parte dei pendolari) oltre a una continua informazione ai cittadini. E’ poi intenzione di Legambiente ricercare un dialogo con le amministrazioni per valutare progetti concreti di sostegno alla mobilità sostenibile (in bicicletta, con il trasporto pubblico, con un trasporto feroviario più comodo ed efficiente) e anche soluzioni viabilistiche ragionevoli. Non verrà persa l’occasione per chiedere una azione più convinta per abbandonare il progetto della autostrada Broni-Pavia-Mortara che incrementerà ulteriormente l’inquinamento. portando “da fuori” 40.000 veicoli al giorno sul nostro territorio.
Raffaella Costa

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Rassegna stampa
Dalla Provincia Pavese del 1 Febbraio 2008

Inquinamento e traffico
Col Pm10 sale la mortalità dei neonati

 MILANO. Bastano 10 microgrammi per metro cubo in più di polveri sottili nell’aria (PM10) per determinare un incremento del 5% della mortalità post-neonatale per qualsiasi causa e un aumento del 22% della mortalità post-neonatale per malattie respiratorie. Sono dati pubblicati sull’ European Journal of Epidemiology, citati ieri al IV Meeting di Allergologia e Malattie respiratorie, organizzate dall’Ospedale Fatebenefratelli/Melloni di Milano. Un monitoraggio è fatto dall’equipe pediatrica della Macedonio Melloni sulle visite di Pronto Soccorso a cui sono stati accompagnati i bambini milanesi, dal il 22 al 31 dicembre 2007 e dal primo al 10 gennaio 2008. Nei 10 giorni prima di capodanno, con una media di PM10 pari a 110 microgrammi per metro cubo (la soglia europea è di 30 mcg/m3) gli accessi ai Pronto Soccorso per problemi respiratori (dalla banale tonsillite, alla polmonite, all’asma) sono stati 401, mentre nel secondo periodo, con una media di PM10 scesa a 67 mcg/m3, gli accessi sono calati a 176, meno 56%.

Ultimo aggiornamento ( giovedì, 07 febbraio 2008 )

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