Ho avuto l’opportunità di contattare la dottoressa responsabile della Farmacia del Consolata Ikonda Hospital e di dialogare con lei attraverso la posta elettronica: Manuela, giovane e con tanta passione per il suo lavoro nella missione, mi ha scritto di suo pugno cosa significhi lavorare in Tanzania e gestire una farmacia che realizza medicinali indispensabili per la cura e la sopravvivenza di molte persone. Riportiamo qui le sue parole e speriamo che con il nostro aiuto ci sia l’opportunità di sostenerla nella sua missione.
Laura Vacchini
La farmacia di Ikonda di Manuela Buzzi
Mi chiamo Manuela, ho 36 anni e sono farmacista. Dopo 10 anni di lavoro in farmacia a Milano ho finalmente realizzato il mio sogno: lavorare in Africa. Per anni avevo atteso di partire per la missione, ma era stata un’ impresa non facile, tanto più che ogni volta mi sentivo ripetere che l’Africa non aveva bisogno di farmacisti: magari avessi studiato medicina, allora sarei stata molto utile, ma come farmacista che cosa potevo fare? Mi ripetevano che chiunque poteva svolgere quel compito e che le conoscenze e l’esperienza che mi stavo facendo non potevano trovare un qualche sbocco in quei paesi. Pur di partire, avevo persino accettato di rinunciare alla mia professione, rendendomi disponibile a collaborare in ambito amministrativo in un progetto sanitario. Poi, nell’ottobre del 2003, conobbi il dottor Riva di Belluno che da anni si occupava della farmacia di un ospedale missionario in Kenya. Fui invitata a visitare quell’ospedale e dopo un primo viaggio di conoscenza decisi di tornare a lavorarci per due anni e, più tardi, di ricominciare la stessa “avventura” in un altro ospedale, quello dove lavoro ancor oggi, a Ikonda in Tanzania.
Faraja e Manuela preparano i farmaci per i reparti
Gli inizi ad Ikonda Ikonda è uno di quegli ospedali situati in zone molto remote, difficili di raggiungere e questa è una prima grossa difficoltà per il nostro lavoro. Le medicine necessarie infatti si possono trovare a Dar es Salaam a 800 km di distanza!!! Provvedere ogni giorno a recuperare i farmaci necessari a 200 pazienti ricoverati e altrettanti pazienti esterni che si rivolgono all’ambulatorio esterno dell’ospedale, non è un’impresa facile. Come mi sono organizzata quindi? Prima di tutto mi è sembrato indispensabile registrare, tramite un computer, tutti i consumi così da prevedere con una buona approssimazione i farmaci necessari, anche se ovviamente poi si devono sempre prevedere degli imprevisti, tipo un afflusso maggiore di malati, l’aumento di certe patologie o l’arrivo di nuovi dottori con un modo differente di trattare le malattie. Così nei primi tempi andavo a Dar es Salaam una volta al mese, giravo di qua e di là finché non trovavo tutto quello che mi ero annotata nella mia lista, riempivo la jeep e poi ripartivo per Ikonda. Durata della trasferta: una settimana . Poi con il tempo le cose sono un po’ migliorate nel senso che ho cercato di diradare i viaggi: questo è stato possibile solo quando abbiamo iniziato a preparare diversi farmaci nel nostro laboratorio di Ikonda. A fianco delle flebo che già si producevano da alcuni anni, grazie ai suggerimenti e all’aiuto del dottor Riva, ora prepariamo moltissime pomate, sciroppi e presto anche le compresse.
Medicine e tanta passione… La preparazione dei medicinali ha richiesto del tempo per l’approvvigionamento delle materie prime dall’Italia e per la formazione del personale. Con me lavorano Luciana e Faraja che si stanno appassionando sempre di più a questa attività ed hanno acquistato manualità e precisione. Sono contente di imparare e di svolgere un lavoro che non è mai noioso. Il nostro prodotto più richiesto è lo sciroppo per la tosse a base di Eucalipto che prepariamo a partire dalle foglie fresche che si trovano in grande quantità su queste montagne. Ma produciamo anche sciroppo di paracetamolo per la febbre e sciroppo multivitaminico, e poi pomate antidolorifiche, creme a base di cortisone, creme antistaminiche e antibiotiche, paste e soluzioni per uso esterno.
Etichettatura della flebo nel reparto produzione
Le nostre giornate sono così organizzate: a rotazione una di loro sta nel laboratorio di produzione e un’altra provvede alla distribuzione dei farmaci ai reparti. A questo si aggiungono le altre attività di pulizia, ordine, controllo delle scadenze come in ogni farmacia del mondo. Da parte mia sovrintendo, organizzo, cerco di rispondere alle loro domande e a quelle degli infermieri dei vari reparti, perché in effetti la farmacia è in qualche modo il cuore dell’ospedale….
Il dottor Riva a Ikonda
Qualche notizia sull’Ukinga – Tanzania La zona a sud della Tanzania, nel distretto di Njombe, per collocazione geografica è tra le più lontane dalla costa e manca di strutture necessarie a creare le condizioni per un minimo di sviluppo economico (viabilità, elettricità, telefono). Nella zona il clima è tropicale e le precipitazioni sono comprese tra i 500 e i 1800 mm. di pioggia l’anno. Data l’altezza mediamente superiore ai 2000 m s.l.m., per molti mesi la temperatura è piuttosto bassa con forte umidità. La regione ha un’economia di pura sussistenza e la popolazione locale è quasi completamente dedita all’agricoltura e all’allevamento.
Recapiti: Amici Ikonda Hospital c/o Padre Nava Alessandro - Missionario della Consolata 23870 Cernusco Lombardone (Lc) Via Donatori di Sangue, 5 - Tel. 039/9907206 – 333.8160665 ikondahospital@ikondahospital.org
Visitate il sito www.ikondahospital.org, sono molti i progetti che puoi sostenere! Se lo desideri, puoi versare il tuo contributo tramite: c/c bancario n. 30095 del Credito Valtellinese ABI 5216 – CAB 51650 - CIN: H oppure c/c postale n. 36286490 intestato a “Amici Ikonda Hospital Tanzania” |