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Prime proposte per un Progetto di Sviluppo Sostenibile del Territorio Pavese - 21 marzo 2008   PDF  Stampa  E-mail 

Comunicato stampa
Legambiente Pavia
Pavia 21 marzo 2008

Prime proposte per un
"Progetto di Sviluppo Sostenibile del Territorio Pavese"

Sempre più la realtà del territorio, delle città in cui viviamo s'intreccia con quella degli spazi esterni, regionali, nazionali, globali.
L'integrazione europea pone richieste d’efficienza dell'assetto insediativo e d’interrelazione dei sistemi territoriali sia regionali sia locali.
Lo sviluppo economico, inserito in un contesto globale, induce modifiche delle forme d’organizzazione delle strutture produttive e delle modalità di utilizzo del suolo e del territorio, sempre più indirizzate a condizioni di qualità ambientale ed equilibrio ecologico.
Una diffusa consapevolezza verso i valori e le potenzialità del patrimonio di beni culturali, storici ed ambientali sollecita la tutela e la valorizzazione, anche dal punto di vista economico, di questi beni.
Occorre dunque perseguire nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile su cui far convergere l'azione di soggetti, pubblici e privati, che operano nell'utilizzo e trasformazione del territorio, secondo principi di sussidiarietà e cooperazione istituzionale.

In una realtà tanto complessa, come l'attuale, una politica territoriale è possibile solo se esiste un progetto del territorio, noto e condiviso dal maggior numero possibile di soggetti. E poiché in un sistema democratico gli attori sono tanti, gran parte del processo di pianificazione è costituito dalla difficile e dialettica costruzione del progetto, che può essere pienamente condiviso se unisce alla correttezza e credibilità dei metodi d’analisi, la partecipazione di coloro che sul territorio vivono ed operano.

Oggi esiste una grande opportunità da cogliere, si tratta della contestuale predisposizione di diversi strumenti di pianificazione. Per la Regione il Piano Territoriale (PTR, con valenza anche di Piano Paesistico) per la Provincia il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) e il Piano del Traffico e della Viabilità Extraurbana (PTVE), per i Comuni i Piani di Governo del Territorio; tutti da sottoporre a Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

L’assenza, in particolare nella nostra provincia, di una prassi pianificatoria che integrasse i temi dello sviluppo territoriale ed urbanistico con quelli infrastrutturali e trasportistici ha provocato nel tempo un eccessivo sfasamento tra l’evoluzione dei processi di distribuzione della popolazione e delle funzioni economiche e la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi a supporto dei nuovi assetti.

La Provincia in particolare è in condizioni di svolgere un ruolo di coordinamento, integrazione e supporto delle istanze locali all’interno della visione di area vasta del PTCP ed offrire ai Comuni l’opportunità di operare scelte di sviluppo insediativo coerenti con il sistema della mobilità, al fine di creare un sistema territoriale più efficiente ed ambientalmente coerente di quello oggi esistente.

Insieme al coordinamento delle scelte pianificatorie e programmatorie l’esistenza di un contesto di partecipazione reale del territorio, di obiettivi il più possibile comuni, di sinergia nelle azioni sono condizioni essenziali per operare scelte sulle infrastrutture e sull’assetto dei trasporti che abbiano effetti certi e duraturi, contribuendo al miglioramento dell’accessibilità del territorio ed alle sue funzioni, oltre che alla riduzione delle esternalità negative prodotte dal settore dei trasporti.

Regione, Amministrazione Provinciale, Enti Locali, altri operatori, pubblici e privati, realtà socio-economiche che operano sul territorio, consapevoli di quanto sopraesposto, dovrebbero impegnarsi per un “Progetto” che metta al centro dell'azione di tutti il territorio, inteso non come un semplice ricettore di qualunque destinazione o uso, ma come entità dotata d’una storia, di caratteristiche naturali-ambientali, antropiche a scala diversa, che vanno tenute sempre in debita considerazione.

Il processo di pianificazione e programmazione è importante quanto le decisioni che ne discendono: è, infatti, nell'integrazione fra i diversi attori economico-sociali sul progetto che si strutturano o si ridefiniscono le posizioni, che si forma conoscenza condivisa.

Come LEGAMBIENTE vogliamo con questo documento proporre a Enti, associazioni, operatori pubblici e privati, realtà socio-economiche operanti sul territorio provinciale, alcune prime indicazioni per la costruzione di un progetto per il territorio pavese che abbia come obiettivo la “sostenibilità”.

La “sfida” è di costruire una piattaforma comune di valori, pratiche e azioni per un governo migliore del territorio, perseguendo un equilibrio tra sviluppo economico, promozione sociale e salvaguardia dell’ambiente, cioè la sostenibilità delle trasformazioni.

Indichiamo di seguito alcuni punti su cui costruire uno scenario condiviso a cui tendere nella gestione del territorio.

  • Si concorda su una visione strategica del futuro del territorio pavese orientata a realizzare un sistema aperto e ospitale, innovativo e collaborativo, caratterizzato da benessere diffuso e qualità della vita;

  • si conviene che tale obiettivo è conseguibile con lo sviluppo sostenibile, quindi non una semplice crescita, ma uno sviluppo che, riaffermando il valore fondamentale del lavoro, coniughi gli aspetti economici e sociali con quelli ambientali;

  • occorre programmare ed attuare azioni mirate a ridurre i punti di debolezza e gli ostacoli esistenti; in particolare, lo sviluppo locale può trarre nuove prospettive da scelte politiche, nei diversi settori, a condizione che venga tutelato e valorizzato il capitale naturale-storico-paesistico, risorsa di cui il territorio pavese è ricco;

  • si condividono le assunzioni poste a base del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), in particolare i principi generali (sostenibilità dello sviluppo, salvaguardia e valorizzazione delle identità locali, riequilibrio delle diverse parti del territorio);

  • in relazione alle locali iniziative di programmazione concertata si ritiene indispensabile, sulle numerose tematiche comuni, realizzare una positiva integrazione e un efficace coordinamento con i soggetti che collaborano a questo documento.

Risorse umane e cultura – La promozione culturale costituisce un fattore rilevante sia per la piena realizzazione personale, sia per la crescita sociale ed economica del territorio, è necessario quindi potenziare e qualificare il capitale umano e culturale della realtà pavese. Ciò può avvenire tramite la valorizzazione, l’integrazione e l’ulteriore sviluppo delle attività esistenti connesse all’educazione, istruzione e formazione professionale, con il miglioramento della qualità della vita e la creazione di nuove opportunità occupazionali. Anche in relazione al contesto sociale dove innovazione, nuove tecnologie e comunicazione acquistano sempre maggiore importanza, il territorio deve considerare l’impegno culturale e formativo come investimento strategico sul quale coinvolgere le Istituzioni, la Scuola, le Università, le forze sociali ed economiche favorendo il coordinamento e la collaborazione. A tale scopo, si conferma il valore dell’università da sostenere, sviluppare e dove possibile decentrare, perseguendo in particolare la nascita di Centri di Ricerca autonomi in settori circoscritti ad elevata specializzazione locale e garantendo un'offerta adeguata di servizi a favore degli studenti universitari di provenienza extra-locale.

Infrastrutture e risorse – In relazione all’obiettivo strategico dello sviluppo socioeconomico endogeno ed esogeno, occorre da un lato rafforzare la felice collocazione geografica del territorio, nella conferma delle vocazioni economiche tradizionali (agro-industria, meccanica evoluta, cultura, sanità, ecc.) e di quelle emergenti come il turismo, e, dall'altro, valorizzare il patrimonio culturale, paesaggistico ed ambientale, inteso anche come risorsa economica inscindibile dalla qualità delle attività economiche. Preso atto della contenuta antropizzazione rispetto ad altre realtà vicine, lo sviluppo di nuove attività di una certa dimensione, per la produzione di beni e servizi deve essere programmato limitando le concentrazioni e sottoponendo le linee di sviluppo ad un’approfondita valutazione ambientale strategica (VAS).

Per le infrastrutture della mobilità stradale, prioritaria è una programmazione di investimenti per l’adeguamento, la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’esistente. Per le nuove realizzazioni, si ritiene necessario provvedere a risolvere il problema di un adeguato collegamento tra l’Oltrepo ed il capoluogo provinciale per dare una risposta al bisogno di spostamenti sud-nord che emerge dal territorio e per contribuire a costruire un sistema efficiente della viabilità principale. Il progetto di autostrada Redavalle-Castello d’Agogna da un lato non risponde a questa esigenza, dall’altro persegue un modello di sviluppo né sostenibile né condiviso, pertanto va respinto. Ribadiamo che prioritariamente occorre perseguire un’adeguata riqualificazione della viabilità individuata come principale, che razionalizzi e contribuisca a mettere in sicurezza la mobilità provinciale. Il Piano del Traffico e della Viabilità Extraurbana (PTVE) può rappresentare un’occasione importante di una pianificazione-programmazione della mobilità, che se adeguatamente sorretto da investimenti e dal raccordo con la revisione del PTCP ed il Trasporto Pubblico Locale potrebbe dare importanti risultati anche per il contenimento dell’inquinamento (per gli investimenti si potrebbero usare quei 78 milioni di euro pubblici che la Regione Lombardia vorrebbe investire nella realizzazione dell’autostrada).

Ma lo sforzo economico e programmatico maggiore riteniamo debba riguardare le ferrovie:

  1. accelerando gli interventi programmati e finanziati da tempo, come il raddoppio ferroviario Milano-Mortara, l’introduzione di locomotori e carrozze moderne ed efficienti, il potenziamento della linea tra Pavia e Rogoredo, ecc..

  2. dando corso ai progetti già decisi, come:

    • La realizzazione della Gronda Merci Sud (raddoppio selettivo della tratta Mortara-Pavia-Casalpusterlengo e nuova tratta Casalpusterlengo-Codogno-Castelleone con connessione alla Gronda Est).

    • Quelli previsti dal “Protocollo d’intesa per la definizione degli interventi di sviluppo del sistema ferroviario lombardo e della sua integrazione nella rete europea”, sottoscritto il 4 luglio 2002 da Regione Lombardia e RFI S.p.a., all’interno del quale si prevedeva una serie di interventi, che interessano direttamente il nodo ferroviario di Pavia. In particolare: a) per il trasporto passeggeri, il potenziamento della tratta Milano-Voghera, sull’asse Milano-Genova, b) per il trasporto merci, la già citata Gronda Merci Sud.

    • Quelli contenuti nel “Protocollo d’intesa per la definizione degli interventi finalizzati alla riorganizzazione del nodo ferroviario di Pavia” sottoscritto il 28 ottobre 2004, tra Regione Lombardia, RFI S.p.a. e Comune di Pavia, in cui le parti si impegnano ad avviare un percorso progettuale finalizzato alla realizzazione di 14 interventi, riguardanti, oltre al potenziamento delle linee Milano-Genova e Mortara-Casalpusterlengo, la riorganizzazione complessiva dell’impianto di stazione (in vista dell’attestamento dei convogli del Passante Ferroviario), la creazione di un efficiente polo di interscambio treno-bus e la valorizzazione dello scalo merci (interventi per cui nel corso del 2006 sembra sia stato predisposto lo studio di fattibilità).

Relativamente al patrimonio culturale, paesaggistico ed ambientale, evidenziamo innanzitutto un aspetto che riteniamo importante: la nostra terra è attraversata da importanti corsi d’acqua, tra cui due grandi fiumi (il Po ed il Ticino), che molto hanno rappresentato nella nostra storia ed ancora molto pensiamo possano rappresentare. Questo nostro patrimonio culturale, paesaggistico ed ambientale costituisce una risorsa inscindibile dalla qualità delle attività economiche, un ruolo prioritario va attribuito alle aree protette regionali, alle aree di Rete Natura 2000, a quelle prioritarie per la biodiversità e a quelle individuate dal PTCP, che costituiscono la rete ecologica provinciale, da realizzare però concretamente con adeguati finanziamenti e con il contributo di pianificazione degli Enti Locali. In questo quadro un’attenzione particolare deve essere rivolta al Parco Lombardo della Valle del Ticino, riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, ma in prospettiva anche i Parchi Locali d’Interesse Sovracomunale (PLIS), possono rappresentare interventi importanti, proposti dai Comuni stessi. In particolare segnaliamo il Parco Visconteo, che potrebbe essere un rilevante esempio di valorizzazione insieme di beni storico-architettonici e paesistico-ambientali della provincia.

Reti e servizi – In relazione all’obiettivo primario di realizzare un'adeguata dotazione di reti di comunicazione avanzate, che consenta un efficiente sfruttamento delle nuove tecnologie da parte delle imprese, delle Pubbliche Amministrazioni e dei cittadini, si sottolinea l’esigenza di un "Portale Pavia", volto ad offrire informazioni e servizi di qualità alla collettività attraverso internet in diverse aree (servizi generali, territorio e trasporti, salute, ambiente, associazionismo, sport, cultura, tempo libero, pubblica amministrazione, ecc.) e "Gestione dei Servizi a rete", costituito da un portale Intranet rivolto a privati, enti locali, associazioni di categoria ed aziende per la fornitura di servizi da e per la Pubblica Amministrazione al fine di ottenere un multisportello virtuale nell’ambito dell’agricoltura, dell'industria, dei servizi, della sanità, dell'urbanistica.

Sviluppo economico – Preso atto delle carenze in termini di competitività ed innovazione ad adeguato valore aggiunto del sistema economico locale, occorre promuovere, da un lato, la crescita qualiquantitativa dell’imprenditoria esistente e, dall’altro, l’insediamento di nuove iniziative endogene ed esogene da richiamare anche con adeguate attività di marketing territoriale, oggetto di specifico progetto da realizzare entro breve termine. In relazione all’insediamento di nuove iniziative sovracomunali ci si impegna ad individuare, nuove aree edificabili per interventi sovracomunali condivisi, prioritariamente in aree dismesse o disponibili, raccordandoli con i progetti e le priorità nella riqualificazione del sistema infrastrutturale, compatibilmente con la tutela paesistico-ambientale. Alla luce delle recenti previsioni di progetti di logistica, è necessario favorire la crescita sul territorio provinciale di una pianificazione, nell'ottica dell'intermodalità (e del perseguimento dell’obiettivo di spostare il più possibile il traffico da gomma a ferro), dell'informatizzazione e delle attività a maggiore valore aggiunto, integrate con iniziative di eccellenza nel campo della ricerca, della formazione e dei servizi avanzati alle imprese.

Con riferimento poi agli effetti preoccupanti dell’inquinamento ambientale, occorre che per la valutazione di nuovi interventi venga predisposto un effettivo bilancio ambientale che sappia valutare gli effetti complessivi e cumulativi di quanto insediato e quanto di nuovo viene proposto, altrimenti le situazioni come quella di Parona saranno sempre più estese sul territorio provinciale.

Infine riteniamo necessario continuare ed approfondire, seguendo anche delle priorità, la realizzazione della rete di monitoraggio della concentrazione di composti organici e inorganici persistenti nel suolo della provincia, per evitare che le situazioni di “preallarme” della fertilità biologica e di concentrazione di metalli pesanti, possano estendersi od aggravarsi.

Sistema agroalimentare - Preso atto delle vocazioni territoriali nel settore agroalimentare, in termini di specializzazioni settoriali e di produzioni tipiche riconosciute, e dei principali punti di debolezza del sistema locale, individuabili nella ridotta dimensione delle imprese, nella scarsa propensione alle aggregazioni imprenditoriali e nella difficoltà di valorizzazione commerciale delle produzioni, occorre sostenere lo sviluppo qualitativo e quantitativo della filiera agroalimentare, facendo leva oltre che sulle specializzazioni tradizionali dell’agricoltura locale, anche su prodotti tipici e biologici, ricerca specializzata e collaborazione tra imprese e università, marketing e promozione.

Turismo integrato - Si individua quale obiettivo prioritario il potenziamento del settore turistico, nell'ottica della valorizzazione del patrimonio esistente e dell'integrazione dei diversi "segmenti" del settore presenti in provincia, a partire dalle principali "caratteristiche" locali (storia, arte e cultura, enogastronomia, luoghi di pregio ambientale), promuovendo un'organizzazione ospitale dei servizi, dei prodotti, della loro qualità e uno sviluppo integrato delle azioni di promozione e commercializzazione.

Servizi Collettivi e Sociali - Pur nella consapevolezza di un buon posizionamento in generale di Pavia in termini di qualità dei servizi collettivi e sociali, si individua come obiettivo prioritario quello di valutare, migliorare e adeguare ai bisogni della popolazione i servizi di pubblica utilità intesi in senso integrato e sinergico tra azioni di protezione sociale (welfare) e servizi collettivi locali.

Energia – Preso atto che sul territorio pavese esiste un notevole e complesso sistema di impianti di produzione che fornisce tre volte il fabbisogno provinciale e si colloca nel contesto di un settore in rapida evoluzione tecnologica e trasformazione organizzativa, si ritiene indispensabile limitare ulteriori impianti di grandi dimensioni, evitare la concentrazione di quelli di piccole dimensioni e monitorare adeguatamente l’esistente, adottando tutte le iniziative necessarie perché la qualità complessiva dell’ambiente venga mantenuta e migliorata nelle situazioni più critiche.

Agenda 21 - Il processo di Agenda 21 vuole affermare un’idea di sviluppo sostenibile in cui l’ambiente costituisca una risorsa centrale da tutelare e valorizzare, orientando in questa direzione lo sviluppo del territorio. Il processo vuole altresì affermare un nuovo metodo di partecipazione fondato sull’elaborazione comune e sulla condivisione delle scelte fin dalla loro origine, va quindi sostenuto ed allargato il più possibile, in particolare tra gli Enti Locali con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento e di supporto.

Con quanto sopra esposto crediamo di aver dato un primo contributo ad un “Progetto di Sviluppo Sostenibile del Territorio Pavese” perseguendo l’idea di ambientalismo sociale e solidale che caratterizza Legambiente. Il nostro ambientalismo, infatti, è difesa dell’ambiente, convinzione che possa essere occasione di sviluppo anche economico ma soprattutto vuole «far vivere bene e meglio» le persone in un mondo diverso e possibile; in tempi come gli attuali l’accoglienza, il senso di comunità, l’identità locale, la solidarietà e la cooperazione internazionale sono valori intimamente legati al nostro impegno di difesa ambientale.

Ultimo aggiornamento ( martedì, 01 aprile 2008 )

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