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AUTOSTRADA BRONI-PAVIA-MORTARA - Rassegna stampa luglio 2008   PDF  Stampa  E-mail 

Rassegna Stampa La Provincia Pavese

  • 2 luglio 2008 - Il no all’autostrada
    Mazza: «Non ci sono più le condizioni»
    Ma nulla sembra avere la forza di rallentare l’iter di aggiudicazione della Broni-Mortara
  • 3 luglio 2008 - Broni-Mortara, il sindaco «accelera»
    Bressana, il Comune spera nel via ai lavori nel 2009
    Ma i comitati si mobilitano e contestano il progetto
  • 5 luglio 2008 - Autostrada, esclusi gli spagnoli, passa Gavio
    Per Infrastrutture Lombarde spa l’offerta di Sacyr mancava di un elemento
  • 6 luglio 2008 - Esclusa l’offerta Sacyr dal posto di concessionario
    Autostrada, ora si rischia il ricorso degli spagnoli

VI INVITIAMO INOLTRE A SEGUIRE SUL BLOG www.bronimortara.blogspot.com LA NUTRITA RASSEGNA STAMPA DI GIUGNO 2008, CON MOLTE NOVITA'.

La rassegna stampa di Giugno, particolarmente ricca perchè c'è stata la consegna del documento di Studio Tecnico Ambientale depositato il 6 presso la provincia e inoltrato ai sindaci e per il fatto che sono state aperte le buste (parte economica) della gara per la realizzazione dell'autostrada. Gli spagnoli del consorzio SiS sono in testa.

La polemica principale di questa fase è che IL spa (società della regione Lombardia) ha presentato un generico studio ambientele invece che una VAS come si era impegnata a fare nella conferenza dei servizi del febbraio 2007.
L'aspetto fondamentae di una VAS che qui è stato bypassato del tutto è la "partecipazione" di tutti gli attori, dalle amministrazioni alle associazioni, dai portatori di interessi diffusi ai singoli cittadini.

Il paradosso è che un'opera del genere (la più grande infrastruttura della provincia di Pavia) non avrebbe mai la valutazione di un soggetto terzo, sia questo studio che la VIA da effettuare sul progetto definitivo sono di fatto redatte dai proponenti...

Mentre alcuni Comuni esprimono dubbi sempre più forti (San Martino Siccomario, Cava Manara) i comitati del no (costruttivo) incassano due significativi appoggi politici quello dell'Italia dei Valori e quello di Sinistra Democratica (corrente PD).

Nel frattempo vengono consegnate 3600 firme alla Regione Lombardia, si tratta della petizione per l'auto-annullamento dell'iter di progettazione della Broni Pavia Mortara.

§§§§§§Rassegna stampa La Provincia Pavese
2 luglio 2008

Il no all’autostrada
Mazza: «Non ci sono più le condizioni»

Ma nulla sembra avere la forza di rallentare l’iter di aggiudicazione della Broni-Mortara

 CAVA MANARA. «Sono venute a mancare le condizioni per dire sì all’autostrada». L’assessore ai Lavori pubblici e consigliere provinciale, Giancarlo Mazza, l’altra sera in consiglio comunale, è stato chiaro. Gli impegni sullo svolgimento del percorso di condivisione del tracciato Broni Mortara non sono stati rispettati. Il ruolo della segreteria tecnica istituita dalla Provincia è stato svilito perché non è stato accompagnato da un cammino parallelo di informazioni da parte di Infrastrutture Lombarde. «Ai sindaci sono stati dati una decina di giorni per esprimersi. Nessuno è in grado di farlo», ha detto. Lo schieramento contro il progetto dell’autostrada si è tuttavia indebolito. E il sindaco, Claudia Montagna, lo ha rilevato facendo notare la scarsa partecipazione degli amministratori agli incontri organizzati in Provincia. A parte Sommo che, a prescindere da qualunque proposta, è convinto che la grande arteria non servirà a nulla, sono rimasti ormai pochi quelli che tentano di recuperare il filo della discussione. Tra questi, al momento, ci sono Pinarolo Po e Cava Manara, che hanno approvato un ordine del giorno con il quale si chiede alla Provincia di rinviare ogni decisione aprendo altri momenti di confronto con gli enti locali, le associazioni e i comitati territoriali. E poi c’è la presa di posizione di San Martino Siccomario, il Comune più interessato dal tracciato e che chiede una revisione del progetto per far coincidere un tratto dell’autostrada con la variante di Cava Manara. Sul fronte del no si sono schierati anche 50 rappresentanti di Comuni sparsi lungo la tratta e le associazioni ambientaliste. Nulla, però, sembra avere la forza al momento di far rallentare l’iter procedurale per l’aggiudicazione dell’opera che avverrà in questo mese. L’amministrazione comunale, sul tema autostrada, è stata attaccata da Rifondazione Comunista e dal consigliere di minoranza Cesare Mussi. Si doveva subito dire no all’idea di una autostrada sul nostro territorio, è stata la loro tesi, evitando di portare avanti una un’opposizione a metà. Paolo Bassani, Rifondazione Comunista, ha chiesto al Comune azioni più forti. Non un semplice ordine del giorno da presentare al presidente della Provincia, Vittorio Poma. Ma una battaglia legale che possa portare all’annullamento delle decisioni assunte fino ad ora. «Pensavamo che ci potessero essere le condizioni per ragionare su una nuova viabilità - ha concluso Mazza - ; oggi ci rendiamo conto che non ci sono. Nessuna delle proposte avanzate dai Comuni è stata minimamente presa in considerazione».

§§§§§§

Rassegna Stampa La Provincia Pavese
3 luglio 2008

Broni-Mortara, il sindaco «accelera»
Bressana, il Comune spera nel via ai lavori nel 2009
Ma i comitati si mobilitano e contestano il progetto

BRESSANA. «L’autostrada Broni-Mortara è indispensabile per l’Oltrepo, come del resto abbiamo espresso nell’ultima conferenza di servizi convocata su questo piano. Avrà un impatto positivo anche sul nostro territorio. Come da progetto, infatti, è previsto un casello proprio a Bressana». E’ questo il commento del sindaco di Bressana Eddy Latella che aggiunge, forte e chiaro sull’argomento: «Io e la mia amministrazione voteremo a favore perché la Broni-Mortara risolve il problema dei pendolari non solo del nostro paese, ma di tutta questa zona dell’Oltrepo che alla sera, al ritorno dalla giornata di lavoro, è divenuto ormai ingestibile. Mi auguro che le notizie che circolavano a proposito del 2009 come data possibile di inizio lavori siano reali, e che entro quattro o cinque anni l’autostrada d’Oltrepo sia pronta». L’amministrazione di Bressana si schiera così a favore del progetto, ma non mancano e non sono mancate le proteste anche vibranti. Ad alimentare il fronte ben nutrito dei “No” al progetto della Broni-Mortara, si sono schierati vari comitati spontanei di cittadini della zona. Comitati che si sono riuniti nei giorni scorsi nell’ambito della serata organizzata, a Bressana, dal gruppo «Libertà e Giustizia». Dibattito con alcuni punti fermi circa la sensibilizzazione delle varie amministrazioni locali coinvolte. «Il sindaco di Sommo è l’unico che fin dall’inizio si è schierato contro. Eppure non manca la spinta della gente contro questro progetto. Solo a Bressana Bottarone abbiamo raccolto milleduecento firme per il no - precisa Rodolfo Guerra del comitato Greendoc, creato nel 2006 a Pinarolo - ci siamo costituiti in gran fretta visto l’incedere degli eventi. Avevamo saputo, infatti, che da lì a 30 giorni sarebbe stata indetta la prima Conferenza di servizio sul progetto della Broni-Mortara senza che i cittadini dei Comuni interessati ne sapessero nulla. A catena si sono mobilitati altri comitati nella zona, anche se è stato quello di Barbianello ad accendere il fuoco della protesta e della Mobilitazione». Rodolfo Guerra osserva ancora: «La nostra preoccupazione è che dietro la nascita dell’autostrada Broni-Mortara ci siano troppi interessi trasversali. In particolare sembra di capire che il progetto autostradale sarebbe funzionale a una nuova area logistica che avrebbe sede proprio a Bressana Bottarone: questo comporterebbe un aumento dei mezzi pesanti in circolazione nella zona con un indubbio danno all’ambiente. Gli enti pubblici dovrebbero essere i progettisti del tracciato: il privato dovrebbe solo metterci il capitale per realizzarlo. Il dubbio, invece, è che il privato abbia messo mano all’intero progetto». Tante, dunque, le contestazioni. A cominciare dai danni arrecati all’ambiente. «Cava Manara quest’anno ha già superato varie volte la concentrazione di pm10 nell’aria». E’ il commento di Rodolfo Guerra. E continua: «Questo progetto era già stato bocciato negli anni’60. Così come l’hanno impostata l’autostrada non è funzionale allo sviluppo dell’Oltrepo: servirebbe più che altro a far defluire il traffico dell’A4 verso Milano. La Broni-Mortara partirebbe da Redavalle per tagliare da est a ovest la provincia, con un sacrificio del 2,7 per cento del territorio. Inciderebbe su proprietà agricole con coltivazioni qualificate come il riso, di cui la Lomellina è ricca. Per non parlare del pedaggio che sarà 2 volte e mezzo quello praticato sulle altre autostrade».
Francesca Fiocchi

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Rassegna Stampa La Provincia Pavese
5 luglio 2008

Autostrada, esclusi gli spagnoli, passa Gavio
Per Infrastrutture Lombarde spa l’offerta di Sacyr mancava di un elemento

DONATELLA ZORZETTO

PAVIA. Gli spagnoli, primi in classifica, sono usciti in corsa. Il procedimento che Infrastrutture Lombarde ha avviato per l’individuazione del concessionario che dovrà progettare e costruire la futura autostrada regionale, ha escluso la “Sacyr”, gruppo di costruzione spagnolo. Al secondo posto c’è il gruppo Gavio, la cui proposta ora è all’esame di Infrastrutture. Tra un mese la decisione.
 Il motivo dell’esclusione va individuato in una mancanza che caratterizza il Piano economico finanziario presentato dal consorzio Sis italo-spagnolo. Che in pratica si sarebbe dimenticato di dare rilevanza economica ai costi annuali di gestione dell’autostrada. Dimenticanza che può essere quantificata in un costo non preventivato tra 5 e 7 milioni di euro all’anno. Un’omissione che per Infrastrutture Lombarde è motivo di esclusione.
 Da quanto risulta gli spagnoli non sarebbero nuovi a queste dimenticanze. Per lo stesso motivo Infrastrutture Lombarde li avrebbe esclusi nella prima fase. «Siamo una stazione appaltante per bene e facciamo le cose a regola d’arte», ha sottolineato il direttore di Infrastrutture, Antonio Rognoni.
 Al secondo posto della classifica provvisoria formata dagli offerenti in gara per il posto di concessionario della Broni-Pavia-Mortara, c’è Sabrom (Gruppo Gavio). Al terzo Coopsette Bologna. Dunque adesso la verifica si è spostata sull’offerta presentata da Sabrom, operazione che richiederà circa un mese di tempo, al termine del quale si saprà a chi si sarà aggiudicato l’affare da 1 miliardo di euro.
 La classifica provvisoria che vedeva inizialmente in testa il Consorzio Sis italo-spagnolo è nata dall’apertura delle offerte economiche, confrontate senza metterne in discussione la validità. «Il nostro dovere è quello di verificare la congruità delle offerte relazionandole al piano da realizzare», aveva spiegato Rognoni. Un’operazione non semplice visto che l’offerta si compone di parti diverse: ad esempio la tariffa pedaggio veicoli leggeri e pesanti, la durata della concessione, i tempi di costruzione, il canone da corrispondere all’amministrazione in regime di costruzione. Operazione ancora più complessase si considera che in questo caso le tre offerte risultavano molto competitive. Quella italo-spagnola era la migliore solo per 0,6 punti su cento.
 Il passaggio che Infrastrutture sta compiendo porterà alla conferma sull’aggiudicatario provvisorio; per quello definitivo la legge impone un termine di 60 giorni durante i quali gli altri concorrenti possono presentare ricorso. La partita è importante perchè il concessionario ha il compito di redigere il progetto definitivo, poi quello esecutivo, di procedere agli espropri, quindi alla realizzazione e gestione dell’autostrada.

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Rassegna stampa La Provincia Pavese
6 luglio 2008

Esclusa l’offerta Sacyr dal posto di concessionario
Autostrada, ora si rischia il ricorso degli spagnoli

 PAVIA. Gli spagnoli scalzati dalla vetta della classifica del gradimento per la costruzione dell’autostrada Broni-Pavia-Mortara, potrebbero cercare di ritornarvi con forza. E’ nell’aria la probabilità che il gruppo Sis (di cui fa parte la spagnola Sacyr) che nelle scorse settimane aveva presentato l’offerta per l’incarico di concessionario, offerta scartata il 2 luglio scorso perchè incompleta, presenti ricorso proprio contro l’esclusione che è stata operata da Infrastrutture Lombarde. Se così fosse, è molto probabile che la procedura per la realizzazione dell’autostrada regionale slitti ulteriormente: di qualche mese, o forse anche di un anno.
 Lo slittamento dei lavori è quanto Infrastrutture Lombarde si augura non avvenga, ma Sacyr, che pareva già convinta di aver incassato il risultato, potrebbe non accettare di essere tagliata fuori dall’affare che vale circa di 1 miliardo di euro.
 In testa alla classifica del gradimento ora c’è il Gruppo Gavio, sulla cui offerta Infrastrutture sta conducendo altrettanti accertamenti, operazione che richiederà circa un mese di tempo.
 Un colpo di scena che non sembra aver sorpreso Legambiente. «No, il fatto che Gavio sia primo per noi non è una sorpresa - sottolinea Renato Bertoglio -. E credo che ciò porterà a un ricorso della società spagnola. Ci aspettavamo che vincesse Gavio ma non che escludessero gli spagnoli, del resto bastava pochissimo per vincere».
 «Il ricorso rischia di bloccare il progetto per mesi - prosegue Bertoglio -. Basta vedere cos’è successo per la Cremona-Mantova, che ha paralizzato la procedura per lungo tempo. Noi puntiamo ad avere un confronto con le istituzioni che hanno promosso il progetto. Lo studio formulato da Infrastrutture Lombarde non chiarisce, anzi evidenzia problematiche ambientali e ne rimanda la soluzione. Oltretutto con la proposta del corridoio ecologico di un chilometro, che non è cosa da poco: 6mila ettari che se ne vanno dalle coltivazioni e verranno utilizzate come biomasse. Un progetto che porterà 30mila veicoli ogni giorno nella nostra provincia, in transito alternativo alla A4. Chiediamo che questo aspetto venga affrontato con più calma».
 L’episodio ha catturato anche l’attenzione di Carlo Porcari, consigliere regionale Pd. Che sottolinea: «Sono sicuro che Infrastrutture Lombarde stia facendo un lavoro molto meticoloso e che lo prosegua in modo tale che non si aprano contenziosi e ricorsi che altrimenti rischiano sempre di ritardare le opere, e spero che ci si concentri molto sulla qualità».
 «Ci sono margini sulla realizzazione del progetto definitivo - conclude Porcari -. Quindi, ribadisco, deve esserci una forte attenzione alla qualità dell’opera, all’impatto delle compensazioni perchè sia una ferita il meno possibile profonda in una realtà provinciale che deve essere valorizzata. Se mi aspettavo che Gavio arrivasse primo? Essendoci solo 0.6 punti su cento di differenza tra le offerte, c’era spazio per un sorpasso».
 Dunque per la decisione finale bisognerà attendere un mese. (d. z.)

Ultimo aggiornamento ( giovedì, 10 luglio 2008 )

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