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Dalla provincia Pavese del 25 febbraio 2009
Polveri, la Provincia incalza il Pirellone
Pm10 triplicato. Per Legambiente Pavia è la 19esima peggiore città
PAVIA. «Se il livello delle polveri rimarrà così alto per tutta la settimana, solleciteremo la Regione ad assumere provvedimenti». L’assessore provinciale all’Ambiente, Ruggero Invernizzi, prende posizione sull’allarme inquinamento che da dieci giorni è ben sopra la soglia di 50 microgrammi per metro cubo. Se domenica scorsa, nonostante il limitato numero di mezzi in circolazione, il Pm10 era sceso a 72, lunedì è risalito a 133, e martedì a 145. «L’assessore regionale alla Qualità dell’ambiente, Massimo Ponzoni, ha organizzato un incontro che coinvolga anche Veneto e Piemonte per cercare di coordinare un’azione comune su tutto il Nord Italia - spiega Invernizzi -. Perchè quella di Pavia non è una situazione isolata. Quindi dipendiamo dalla Regione per ogni provvedimento che si voglia assumere».
«Il blocco del traffico è più un provvedimento promozionale che sostanziale - prosegue Invernizzi -. Con ciò voglio dire che fermando i mezzi per tre giorni non si risolve il problema dello smog. E poi per quanto riguarda la nostra provincia la fonte di inquinamento più consistente arriva da altre zone: le emissioni del nostro termovalorizzatore, ad esempio, sono tra le più controllate d’Italia. Se la situazione si protrae, certo solleciteremo la Regione».
Intanto Legambiente manifesta preoccupazione. «La soglia di attenzione fissata dall’Oms è stata calibrata con metodi scientifici - ha spiegato il responsabile provinciale Gigi Vecchi -. Le conseguenze sull’organismo sono ormai note e documentate. Tra l’altro, i più esposti agli effetti del Pm10 sono i bambini, che vivono ad altezza di tubo di scappamento, e gli anziani. Eppure la Regione non decide nulla, determinando a cascata l’immobilismo di Province e Comuni. Anzi, propone di alzare i limiti». Proprio ieri Legambiente ha presentato un dossier sulla qualità dell’aria nelle città italiane. La classifica “Ti tengo d’occhio” sul superamento dei giorni dei limiti di Pm10 è guiredata da Torino, a pari merito con Frosinone, seguite da Brescia, Sondrio e Alessandria. Pavia si piazza al diciannovesimo posto si piazza Pavia e al ventesimo Venezia.
Pm10 triplo rispetto alla norma, la protesta di Legambiente
Sannazzaro, smog alle stelle
«Nuovi filtri alla raffineria e maggiore attenzione dalla Regione»
SANNAZZARO. Hanno messo la mascherina anti-smog al monumento alla Mondina che campeggia nel giardino di palazzo Pollone. Un gesto provocatorio con cui i volontari del circolo di Legambiente vogliono indicare all’opinione pubblica che il bacino petrolifero di Sannazzaro è, con quello di Parona, quello maggiormente aggredito da agenti inquinanti e dalle polveri sottili (PM10) dell’intera provincia di Pavia. Ieri pomeriggio è stata posta la mascherina alla bocca del monumento in bronzo realizzato dallo scultore locale Domenico Reali e raffigurante la donna-simbolo della campagna lomellina, la Mondina. E poi una breve ma incisiva conferenza stampa in cui il presidente Gaspare Amari e la portavoce del circolo locale, Cinzia Campari, hanno evidenziato le diverse criticità ambientali ma anche avanzato una valida proposta che ora verrà «girata» ai sindaci dei comuni di Sannazzaro e di Ferrera. Così il presidente Amari: «Le condizioni atmosferiche attuali, gelo notturno, freddo intenso e cielo sereno, non giovano alla salubrità dell’aria che respiriamo. Non a caso, l’Arpa che monitorizza quotidianamente lo stato dell’aria attraverso cinque centraline di rilevamento stazionate negli abitati perimetrali alla Raffineria Eni, ha rilevato per il quinto giorno consecutivo punte fuori-norma di PM10. Martedì 24 si è sfiorato il record negativo assoluto di due anni fa quando il PM10 si attestò sul valore di 169 microgrammi al metro cubo di aria. Martedì abbiamo toccato quota 149 contro i 50 di massima tollerabilità».
Ma cosa si dovrebbe fare? Legambiente ha due risposte in serbo. Così il presidente Amari: «Innanzi tutto approfittare delle opere di manutenzione alla Raffineria per imporre filtri ed ulteriori processi tecnici per la riduzione delle emissioni. E poi spingere i comuni del bacino perché chiedano alla Regione l’inserimento del territorio nelle aree-critiche lombarde». Cinzia Campari conferma: «Di fatto, essere riconosciuti come area-critica significa disporre di agevolazioni particolari in materia diprogetti di viabilità e di riscaldamento che la Regione riconoscerebbe alle collettività per ridurre le emissioni dovute al traffico e quelle domestiche. Avanzeremo questa istanza ai comuni di Sannazzaro e Ferrera, nell’occhio del ciclone di un fenomeno che si accentua sempre più con le condizioni climatiche attuali».
Paolo Calvi |
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