LETTERA APERTA CONGIUNTA 26 febbraio 2010
<WWF LOMELLINA / LEGAMBIENTE LOMELLINA>
A PROPOSITO DI CENTRALI A BIOMASSE
Una cosa è parlare di una tecnologia, un’altra di un intervento reale nel contesto territoriale….
Una centrale a biomasse significa sostanzialmente che c’è un forno in cui si brucia del materiale e, di conseguenza, produce inquinanti…
E’ vero che le biomasse hanno un apporto di anidride carbonica in atmosfera che può essere considerato virtualmente nullo poiché la quantità di CO2 rilasciata durante la combustione è equivalente a quella assorbita dalla pianta durante il suo accrescimento.
Ma nel mondo reale (in antitesi a quello “virtuale”) se le piante venissero lasciate in pace ci sarebbe solo assorbimento di CO2 quindi con un bilancio non più in pareggio ma a vantaggio del clima e della salute pubblica…
Quindi chi afferma che una centrale di questo tipo non inquina racconta solo una mezza verità.
Inoltre, bisogna aggiungere l’inquinamento prodotto dai mezzi di trasporto, dalla lavorazione del materiale, dalla costruzione della centrale… ed a questo punto il bilancio non è neanche più a pareggio.
E’ vero che le emissioni di NO2, SO2, HCl e Polveri in una centrale funzionante solo a SRF (bio masse legnose) sono decisamente molto inferiori rispetto ad altri impianti e che rientrano nei valori massimi prescritti dalla normativa, ma è altrettanto vero che, seppur pochi, producono inquinanti cha vanno a sommarsi a quanti già presenti nel territorio
E’ ormai riconosciuto da tutti che Il PM10 primario e secondario (prodotto da inquinanti detti “precursori”) viene emesso da tutti i processi di combustione; ed anche il PM2,5: sebbene non ci siano ancora limiti di legge fissati, più volte l’Unione Europea ha indicato in 20mg/mc il limite di salvaguardia per la salute e a Mortara, unica centralina della Lomellina, negli ultimi 18 gg (dal 7 al 24 febbraio) il valore non è mai stato al di sotto 25 mg/mc con punte a 88 mg/mc
In conclusione:
Invitiamo le Istituzioni ad operare, nelle decisioni amministrative che riguardano tutte le fonti che emettono inquinanti nell’aria, contemplando gli effetti cumulativi e sinergici degli inquinanti. La situazione è così grave che non basta più far rispettare i limiti di legge per i singoli interventi, ma occorre una Valutazione Ambientale Strategica (VAS) su area vasta, per valutare gli effetti cumulativi degli impianti e degli inquinanti che insistono sul territorio.
Le nostre associazioni non sono contrarie, di principio, ad impianti di piccola dimensione (0,5 / 1 Mw) funzionanti con materiale reperito IN LOCO (non entro 70 Km) tenendo inoltre conto che la provincia di Pavia utilizza solo 1/3 dell’energia prodotta ed esporta gli altri 2/3.
Fabrizio Varese - WWF Lomellina
Gianfranco Bernardinello - Legambiente Lomellina |