Ecomuseo del Paesaggio Lomellino
Alla scoperta della “Lomellina ipogea”
«Parlare di Lomellina evoca all’istante immagini di quella pianura compresa tra i fiumi Po, Ticino e Sesia ove le risaie si susseguono a perdita d’occhio. Ma sotto la superficie c’è dell’altro. È proprio il caso di dirlo. È quest’altro volto che il nostro progetto vuole mettere in luce andando a indagare le tante voci e testimonianze relative a una Lomellina sotterranea. In quest’area della provincia di Pavia pare, infatti, che castelli e pievi possiedano una leggenda di cunicoli sotterranei». Così le ricercatrici della cooperativa “Progetti” di Pavia introducono “La Lomellina ipogea. Cunicoli e passaggi segreti fra castelli, abbazie e cascine”, progetto di studio che sarà presentato sabato 2 ottobre, alle 17.30, nell’ex scuderia del castello di Valeggio.
Passaggio segreto nel castello di Sartirana | La firma del progetto è dell’Ecomuseo del paesaggio lomellino, associazione composta di 36 Comuni e 18 soci privati, che ha presentato alla Regione Lombardia un progetto dal costo complessivo di 20.000 euro, metà da fondi propri e metà concessi da Milano. Dopo il saluto di Giovanni Fassina, presidente dell’Ecomuseo del paesaggio lomellino, e delle autorità presenti, la parola passerà alle ricercatrici che nei mesi scorsi hanno intervistato decine di “memorie storiche” dei paesi lomellini e raccolto una notevole mole di materiale documentario, fotografico e audiovisivo. La giornata, inoltre, prevede le musiche del Rinascimento eseguite dall’ensemble “Il Demetrio”, diretto dal maestro Maurizio Schiavo, l’esibizione di figuranti in costume medievale, a cura dell’associazione “Laumellum”, e assaggi di piatti medievali a cura dello studio agroforestale “Terra viva” di Vigevano.
«A poco più di un anno dalla costituzione, avvenuta alla fine del 2008, l’Ecomuseo del paesaggio lomellino ha trovato le risorse ideali e concrete per assemblare una ricerca inedita e dall’indiscutibile fascino – commenta il presidente Fassina – Per la prima volta la Lomellina ha l’opportunità di far emergere (è proprio il caso di dire) un patrimonio secolare che si articola fra la storia, l’architettura, il paesaggio e l’ambiente: un patrimonio mai studiato prima in modo così organico e meticoloso».
Il progetto è patrocinato dalla Provincia di Pavia. |