Di seguito il comunicato stampa del Gruppo Territorio di Legambiente della Provincia di Pavia e l'articolo apparso oggi (sabato 20 novembre) sulla "Provincia Pavese".
Ricordiamo che Legambiente continua a essere contraria al progetto di autostrada; il comunicato - e l'articolo - mettono l'accento sulle incongruenze economiche dell'operazione, che penalizzerà i comuni già colpiti dal passaggio dell'infrastruttura.
Legambiente Pavia Autostrada Broni - Mortara:
per la Regione Lombardia una pioggia di milioni di euro
per i Comuni solo inquinamento
La convenzione approvata lo scorso luglio dalla Regione Lombardia (DGR 283/10) per la realizzazione dell’autostrada Broni-Mortara (in realtà Redavalle-Castello d’Agogna) prevede una pioggia di milioni di euro per le entrate regionali e più esattamente:
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Contributo una tantum che sarà versato alla Regione al momento della sottoscrizione della convenzione (iva esclusa): 14.000.000 €;
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Contributo della Regione per la realizzazione dell’autostrada, previsto dalla convenzione iniziale, ma a cui la ditta concessionaria (S.A.Bro.M.) ha rinunciato e quindi che non uscirà dalle casse regionali: 65.000.000 €;
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Canone annuo calcolato da versare alla Regione sui ricavi da pedaggio:
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5,50% dall’anno 1 all’anno 5
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7,50% dall’anno 6 all’anno 10
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8,00% dall’anno 11 all’anno 16
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11,50% dall’anno 17 all’anno 37 …………….
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Ammontare aggiuntivo da versare alla Regione pari al 4% (ogni chiusura d’esercizio) dei proventi netti delle concessioni e delle attività funzionali;
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Partecipazione delle spese istruttorie e di procedura sostenute dalla Regione: 1.236.000 €;
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Compartecipazione delle spese di alta sorveglianza, monitoraggio e coordinamento amministrativo istituzionale, da versare alla Regione per ogni anno fino all’entrata in esercizio dell’opera: 400.000 €.
L’autostrada è prevista tutta in Provincia di Pavia. Spesso i comuni sono accusati (non sempre a torto) di aver svenduto il territorio per far quadrare i bilanci, ma la Regione non fa altrettanto con questa operazione?
In Provincia di Pavia abbiamo strade (se così possiamo chiamarle) e ponti che hanno un grande bisogno di manutenzione, riqualificazione e messa in sicurezza.
Poniamo allora una domanda ai sindaci: di questa pioggia di milioni di euro di cui le casse regionali beneficeranno, se l’autostrada sarà realizzata, cosa andrà ai comuni pavesi?
Niente! Chi vorrà sfrutterà l’autostrada con nuove edificazioni per far quadrare il bilancio e quindi altra svendita di territorio e consumo di suolo….
Noi rimaniamo contrari a questo progetto di autostrada (rimaniamo invece favorevoli ad un nuovo collegamento tra Oltrepo e capoluogo provinciale secondo il tracciato proposto nel PTCP e concordato dai comuni nel 2001), ma se si farà ci chiediamo perché la Regione non debba far ricadere sul nostro territorio almeno il 50% dei 65.000.000 € (del punto 2) che aveva previsto di spendere per “infrastrutturare” il Pavese ed il 50% del canone annuo sui ricavi dei pedaggi (punto 3) impiegando tali somme in un piano straordinario (da gestire con i comuni) di ristrutturazione e manutenzione al fine di ottenere finalmente una viabilità adeguata e sicura.
In base alla risposta della Regione Lombardia si potrà verificare la sua vera volontà di attenzione al territorio e di sussidiarietà.
Pavia 18 novembre 2010
Per i Circoli di Legambiente della Provincia di Pavia
Chiara Depaoli - coordinatrice Oltrepo
Gianfranco Bernardinello – coordinatore Lomellina
Renato Bertoglio – coordinatore Pavese
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Broni-Mortara, soldi solo alla Regione I Comuni protestano
«Fondi per le nostre strade». I sindaci sono con Legambiente
ANNA GHEZZI
PAVIA. Legambiente fa i conti in tasca all’autostrada Broni-Mortara: «Per la Regione Milioni di euro, per i Comuni solo inquinamento», spiega Renato Bertoglio. «Nella convenzione approvata a luglio al Pirellone - prosegue il coordinatore pavese - si prevede una «una tantum» di 14 milioni alla Regione al momento della sottoscrizione». Inoltre la Regione risparmierà il contributo di 65 milioni di euro cui la ditta concessionaria, la Sabrom, ha rinunciato. La Sabrom verserà invece al Pirellone un canone sui pedaggi incassati pari al 5,5% l’anno per i primi cinque, 7,5% fino al decimo, 8% fino al sedicesimo, 11,5% per vent’anni fino al trentasettesimo. Alla Regione andranno inoltre il 4% dei proventi netti delle concessioni, la partecipazione delle spese istruttorie sostenute dalla Regione per 1 milione e 236mila euro, e ogni anno 400mila euro di compartecipazione delle spese di sorveglianza, monitoraggio e coordinamento amministrativo istituzionale fino all’entrata in esercizio dell’opera. «Il fatto - specifica Chiara De Paoli, coordinatore Oltrepo - è che l’autostrada è regionale, ma insiste solo sulla provincia di Pavia». «Ma ai Comuni non andrà niente - rincara la dose Gianfranco Berardinello, coordinatore Lomellina -. Per nutrire i bilanci permetteranno di costruire aumentando il consumo di suolo». Legambiente propone di far ricadere sulla provincia di Pavia «almeno la metà dei 65 milioni che doveva spendere per infrastrutturare il Pavese e metà dei ricavi dei pedaggi per ristrutturare la viabilità disastrata». Si calcola che, nei primi cinque anni, il ricavo dei pedaggi potrebbe essere di 300-400mila euro l’anno, se si prevede che viaggino dai 22mila ai 40mila veicoli leggeri e pesanti. Il sindaco di Mortara, Roberto Robecchi, concorda: «Che questi soldi la Regione li spenda sulle strade provinciali pericolose in Lomellina e Oltrepò». E aggiunge: «Anche perché, se decollerà la logistica a Mortara, i mezzi pesanti che trasporteranno il contenuto dei container non necessariamente useranno solo l’autostrada». Marcelo Gasperini, sindaco di Robbio, è cauto: «Dovremo sentire la Regione. Non so se si potrà fare». Il sindaco di Cava Manara, Claudia Montagna, ribadisce la contrarietà al progetto: «Occorre approfondire, ma perché dovrebbe andare tutto alla Regione? I Comuni lasciati soli». |